Chioggia, violenze e minacce: due uomini in carcere

Il primo voleva raggiungere la ex, il secondo era evaso dai domiciliari dopo aver maltrattato per anni l’anziana madre

Giacomo Costa
Chioggia: nuova Alfa 159 in dotazione alla Polizia - CONTROLLI POLIZIA
Chioggia: nuova Alfa 159 in dotazione alla Polizia - CONTROLLI POLIZIA

Gli agenti l’hanno sorpreso attaccato al campanello, il dito tenuto schiacciato contro il pulsante nel tentativo di farsi aprire la porta d’ingresso. Peccato che non avrebbe dovuto starci nemmeno vicino, a quel portone, tanto meno cercare di varcarlo.

Lunedì 13 i poliziotti del commissariato di Chioggia hanno portato via in manette un uomo colpevole di aver violato il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla ex compagna.

A chiamare le divise era stata proprio la donna, spaventata da quell’ex fidanzato che non intendeva rassegnarsi neppure davanti a un’imposizione del giudice: barricatasi in casa, ha telefonato alla polizia e ha spiegato la situazione, venendo rapidamente soccorsa dagli agenti.

E i poliziotti, quando sono arrivati, si sono trovati di fronte l’uomo che ancora cercava di guadagnare l’interno dell’abitazione, del tutto dimentico di ogni divieto che avrebbe dovuto rispettare: oltre al provvedimento che lo voleva distante dalla ex, infatti, l’individuo in questione avrebbe anche dovuto tenersi lontano da tutto il territorio comunale clodiense; a suo carico c’era anche un ammonimento del questore di Venezia, una misura preventiva decisa dagli uffici di Santa Chiara alla luce delle ripetute denunce per violenza domestica, in questo caso nei confronti dei genitori, che continuava ad aggredire, a minacciare, a insultare e a picchiare. L’uomo è stato arrestato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

E sempre lunedì, sempre a Chioggia, gli uomini del commissariato hanno anche eseguito un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere, questa volta in capo a un cittadino italiano responsabile di evasione dai domiciliari. L’uomo, su cui pendevano numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e contro le persone, a ottobre era stato ristretto agli arresti nel corso di un’udienza di convalida in cui aveva dovuto rispondere di atti persecutori nei confronti dell’anziana madre.

Non è rimasto chiuso in casa che pochi giorni, però e anzi a più riprese ha violato il regime cautelare dei domiciliari, non senza che la cosa venisse registrata dalle autorità. Per questo il giudice per le indagini preliminari ha deciso per l’aggravamento della misura, sostituendola con la custodia cautelare in carcere, ordinanza alla quale il personale del commissariato di polizia di Chioggia ha dato immediata esecuzione, proprio lunedì.

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