Che pasticcio alla caserma Pepe Arriva la diffida delle Università

Il caso del riuso dell’ex Caserma Pepe del Lido si fa ogni giorno più ambiguo e imbarazzante. Dopo le interrogazioni presentate al sindaco dal Gruppo Misto e dalla Lista Casson per fare chiarezza sull’assegnazione temporanea degli spazi - destinati poi a passare di proprietà al Comune - alla Fispmed, l’associazione non profit guidata da Roberto Russo, dipendente comunale dell’Assessorato ai Lavori Pubblici, e sui possibili profili di incompatibilità, oltre che sul progetto di riutilizzo, ora a muoversi contro la Onlus - con una diffida legale - è il Global Campus of Human Rights/EIUC.
Si tratta dell’associazione internazionale composta da 100 università di tutto il mondo, con sede nel Monastero di San Nicolò al Lido, fondata nel 2002 con il sostegno dell’Unione Europea con l’obiettivo di sviluppare attività educative e di ricerca sui temi della protezione dei diritti umani, che organizza ogni anno a Venezia: il Master Europeo in Diritti Umani e Democratizzazione (EMA) di cui ricorre il 22esimo anniversario; la Venice School of Human Rights organizzata in partnerariato con il Parlamento Europeo; seminari di formazione incentrati su tematiche specifiche quali il ruolo e la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo o l’Osservazione Elettorale Internazionale, la Scuola Estiva su Cinema, Diritti Umani ed Advocacy ed altre conferenze e seminari inerenti a tematiche specifiche. L’Associazione è ospitata appunto dal Comune di Venezia negli spazi dell’ex Convento di San Nicolò, in base a una convenzione di nove anni - stipulata nel giugno del 2014 - rinnovabile per altri nove. Unici spazi estranei alla Convenzione sono la “Navatella” (ove si trovano i mosaici bizantini del XII secolo) e il “Centro Parrocchiale”.
«Questo accordo ufficiale - scrive in una nota l’Eiuc - viene tuttavia messo in discussione dalle informazioni divulgate on line dalla Fisomed Onlus di Roberto Russo, che indicano il Monastero di San Nicolò quale parte del complesso immobiliare della Ex Caserma Pepe, e di conseguenza incluse in un progetto di riqualificazione presentato dalla Fispmed Onlus. Nel divulgare il proprio progetto, Fispmed diffonde informazioni relative al Monastero di San Nicolò che sono prive di base legale e possono generare confusione nell’opinione pubblica. A fronte di ciò, il Global Campus of Human Rights / EIUC ha provveduto, mediante lettera del proprio avvocato indirizzata alla Fispmed Onlus, a richiederne la rimozione integrale. Ha inoltre chiesto al Comune di Venezia di intervenire affinché l’associazione Fispmed provveda al più presto a rettificare la propria comunicazione in merito e limiti la sua promozione e attività ai soli spazi concessi dall’Agenzia del Demanio come da bando sopra citato, non rivolgendosi più al Monastero di San Nicolò come spazio di sua pertinenza». E conclude: «Non si vuole che indicazioni fuorvianti della Fispmed Onlus interferiscano con la gestione della nostra Istituzione e ancor meno sulla gestione degli immobili concessi».
L’associazione di Russo ha infatti “caricato” sul suo sito un progetto di carattere gastronomico-ricettivo legato all’ex caserma Pepe, ma anche il vicino ex convento di San Nicolò, con una scuola di Alta formazione in arte culinaria che prevede un campus per studenti e un ristorante con due sale, una per i frequentanti e una per i turisti e una foresteria. Un progetto che va ben al di là della concessione semestrale concessa dal Demanio e che dovrebbe coinvolgere - se realizzato - inevitabilmente anche il Comune, a cui spetta presentare il Piano di valorizzazione dell’ex Caserma Pepe sulla base del quale l’organismo statale dovrebbe poi cedere a Ca’ Farsetti la proprietà sullo storico complesso lidense che ospitava i “fanti da mar”. Emergono intanto altri particolari sconcertanti che precedono l’assegnazione dell’ex Caserma Pepe alla Fispmed da parte del Demanio.
Come le richieste a dicembre del Comune allo stesso Demanio - con la Direzione Servizi Amminisrtativi e Affari Generali, Settore Valorizzazione Beni Demaniali, Patrimoniali e Stime - a effettuare sopralluoghi nell’ex Caserma Pepe, quando ancora era occupato dal precedente concessionario, l’Associazione Biennale urbana, «nell’ottica di una prossima valorizzazione con alcuni possibili investitori». Salvo che poi a effettuare i sopralluoghi richiesti dal Comune era lo stesso Russo, dipendente comunale che poi con la sua associazione avrebbe ottenuto la concessione da parte del Demanio. Ecco chi erano i «possibili investitori». —
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