Centinaia sotto la pioggia per l’addio a Fabiano

Tanti gli amici che ieri si sono raccolti attorno alla moglie e ai tre figli del 50enne morto sabato per un tumore al pancreas



PORTOGRUARO

Almeno 500 persone per gran parte del tempo sotto la pioggia hanno assistito ai funerale del titolare dell’agriturismo Ca’ Menego, Fabiano Simonatto, vinto da un tumore al pancreas a soli 50 anni. L’uomo è mancato in casa sabato circondato dalla moglie e dai tre figli. L’Abbazia di Summaga non poteva contenere tutti i fedeli. La maggior parte di loro hanno atteso fuori il feretro assistendo poi alla funzione dal sagrato.

La bara di Fabiano era ricoperta di girasoli, uno dei suoi fiori preferiti. E in chiesa c’era anche il suo adorato cane, un meticcio, di cui si sono percepiti i lamenti in più momenti delle esequie. Il parroco di San Nicoló, don Elvio Morsanuto, ha pronunciato l’omelia. «Ci resta l’amara consolazione di dire che Fabiano ora è in pace», ha detto, «anche Gesù cercava un senso a tutto il male. I figli sono sempre rimasti accanto in questi anni di fatica e malattia. La dignità di Fabiano era grande. Il suo stile di vita lo vedeva in prima linea con la fattoria didattica mettendosi a servizio dei più piccoli. Regaliamoci un sorriso come faceva Fabrizio. Esaltano lo sguardo degli occhi».

Nel corso delle esequie si è anche parlato della generosità di Simonatto, entusiasta dei suoi figli e orgoglioso della moglie. Idilio Buoso, il presidente della associazione Viviamo Summaga, ha letto in chiesa la lettera dedicata a Fabiano, già apparsa domenica mattina sui social. Inoltre, con la voce incrinata dall’emozione, ha letto una poesia dedicata all’amicizia.

«La tua allegria e il tuo trionfo», ha aggiunto Buoso, «non sono i miei. Ma gioisco per te. Fabiano ti abbiamo amato tanto. Ma questo non appartiene a ieri. Sarà così oggi e per sempre». Nella parte finale del funerale il cane ha ululato nuovamente. Era il suo addio al padrone. —



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