Centinaia in marcia contro il degrado

Hanno sfilato nei luoghi che per definizione sono simboli del degrado di Mestre. Cinquecento, seicento persone secondo la Questura, mille secondo gli organizzatori, dai giardinetti di via Piave fino a via Palazzo. E tutte al grido di “Mestre libera” e a tratti cantando l’inno di Mameli. Organizzata da “Sos Mestre-Ve”, il comitato nato lo scorso anno contro il degrado e per la sicurezza di Mestre, alla manifestazione hanno aderito i “Forconi” e i sindacati di polizia Coisp e Ugl. Tanti partecipanti che nemmeno gli organizzatori si attendevano.
Parecchie persone di Mestre, ma anche tanti arrivati da fuori città hanno voluto passare lungo via Piave e in piazzale Donatori di Sangue: per molti le zone simbolo del degrado che sta vivendo Mestre. Luoghi che secondo gli organizzatori sono in mano a sbandati, spacciatori, senza fissa dimora e delinquenti. Da qui gli slogan “Mestre Libera” e “Riprendiamoci la città”.
Corteo colorato e rumoroso, ma nessun incidente mentre le forze dell’ordine invitavano, in certi punti di via Piave, gli extracomunitari a spostarsi per evitare provocazioni e per la “loro incolumità”. Ma non è successo nulla.
Il corteo infiocchettato da bandiere tricolore, di Venezia e dei sindacati di polizia si è mosso senza intoppi e in poco più di un’ora e mezza, dalle 15.40 in poi, ha raggiunto la destinazione finale di via Palazzo. La manifestazione si è sciolta infatti davanti al Municipio. Contemporaneamente in piazzetta Matteotti e in piazza Ferretto la contromanifestazione di “Abbracciamoci”.
Finita la manifestazione gli organizzatori hanno ringraziato i partecipanti anche dalla pagina Facebook di Sos Mestre. Hanno scritto: «I cittadini uniti possono fare molto; non serve distruggere la città per manifestare, in quanto chi distrugge non rispetta la propria città. È stato un successo marciare e cantare assieme a voi. Ci siamo ripresi la città, perché uniti facciamo la differenza. Abbiamo superato alla grande le previsioni, quasi mille persone rispetto alle 200 previste. Oggi abbiamo sconfitto virtualmente di credibilità tutte le altre manifestazioni. Da ora le regole le facciamo noi».
La promessa di “Sos Mestre-Ve”, ora è quella di continuare la propria attività contro il degrado della città e a favore della legalità. Naturalmente la promessa è di organizzare altre manifestazioni del genere.
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