Centinaia di domande per fare i bidelli «Anche tanti laureati»

Ieri la scadenza dei termini per poter partecipare al bando Cgil: «Personale fondamentale nelle scuole d’infanzia»



Una valanga di richieste per dieci posti da bidello in nidi e scuole dell’infanzia. Ieri a mezzogiorno si è chiuso il bando che Ames, azienda partecipata del Comune che si occupa di scuole, mense e farmacie, ha lanciato per assumere 10 figure professionali che vanno sotto la categoria di “esecutore scolastico”, con un periodo di prova di 2 mesi e 36 ore lavorative inquadrate dal contratto enti locali. I numeri verranno resi pubblici dall’azienda solo oggi (serve il tempo materiale per aprire le buste) come ha spiegato il direttore generale Ames, ma la parolina magica che ha fatto accorrere in molti e spalancato la porta alla valanga di domande pervenute è “tempo indeterminato” e non contratti di ogni genere ma tutti condizionati da una qualsivoglia forma di precarietà. Un posto sicuro, insomma. Per partecipare non servivano seconde lingue e bastava avere il diploma di scola media, eppure sono parecchi i laureati che hanno provato ad entrare in graduatoria.

Il primo termine per partecipare scadeva a fine agosto, ma è stato posticipato assieme al bando per assumere i “collaboratori ai servizi di cucina”. Compiti: pulizie, sanificazione degli ambienti, allestimento della mensa, distribuzione dei pasti e rapporto con gli utenti. Secondo i sindacati, al bando avrebbero partecipato circa 650 aspiranti bidelli, e centinaia di cuochi. «E’ un numero elevato», commenta Daniele Giordano, segretario Cgil Funzione pubblica «ed è positivo il fatto che venga stilata una graduatoria che può servire e che rafforza gli organici nelle scuole. Il personale Ames non è semplice ausiliario, fornisce un apporto fondamentale nel servizio educativo: non fa solo pulizie ma sostiene l’attività del personale educativo, l’accudienza dei bambini, ha dei compiti importanti ed è fortemente integrato nell’educazione. Questo significa che se ci sono grossi problemi nelle scuole dovuti a buchi nell’organico rafforzare il personale Ames è un passo avanti. La stessa cosa vale per i cuochi, assumerne di nuovi significa oltretutto la volontà di non esternalizzare il servizio delle cucine ma di mantenerlo in capo ad Ames e per noi le cucine interne offrono maggiore qualità». —



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