C’è un affittacamere abusivo nell’alloggio Ater occupato

Via Camporese, nell’appartamento del rione Pertini trovati dieci letti a castello  Gli operai dell’Agenzia hanno murato gli ingressi. I residenti: «Basta illegalità»

Ancora sgomberi nel quartiere Pertini e stavolta quando avvocato e operai di Ater sono entrati nell’alloggio occupato per la procedura di sgombero si sono trovati di fronte ad una sorta di appartamento adibito ad affittacamere abusivo. Vuoto.

Giorgio Rocelli, portavoce del comitato Pertini, non è rimasto troppo sorpreso. Anche qualche settimana fa un altro sgombero ha portato alla luce un via vai insolito in un appartamento sgomberato. Più persone si erano presentate spiegando di essere lì domiciliate. Stavolta la certezza c’è stata quando è stata aperta la porta dell’alloggio, spiega Rocelli. «In una stanza c’erano letti a castello, in tutto una decina di giacigli, almeno due bombole di gas e una grande cucina. E va detto: tanta sporcizia. All’inizio l’alloggio di via Camporese era stato occupato da una famiglia bulgara con bambini piccoli. Poi sono passati i mesi e la famigliola non si è più vista. Sono spariti. In compenso è cominciato l’andirivieni di persone e gli anziani del quartiere hanno cominciato anche ad avere paura di mettere il naso fuori. Adesso finalmente questo appartamento è stato sgomberato da Ater con l’intervento dell’avvocato dell’azienda, dei tecnici e di un gruppo di operai. E per sicurezza verrà chiuso e sprangato anche un appartamento a fianco, sempre sfitto».

Per il comitato del quartiere Pertini l’azione di Ater è un segnale di attenzione positivo. Gli sgomberi ci sono stati anche nei giorni scorsi e l’intervento di ieri è la conferma che contro gli abusivi che occupano non per necessità ma per altre finalità, come il mercato dei fitti di posti letto in nero, vede intervenire l’azienda territoriale per ripristinare la legalità. «Ora speriamo che gli alloggi sgomberati e murati vengano al più presto riassegnati», dice Rocelli, «con la garanzia che arrivino famiglie con la possibilità di pagare regolarmente l’affitto e che siano rispettose delle norme della vita condominiale e dei vicini di casa. La cosa più bella di oggi?», continua a raccontare il rappresentante del comitato dei residenti, «è stato vedere i volti finalmente sereni delle nonnine del palazzo che non hanno adesso più timore. A questo tipo di occupazioni, legate ad azioni illegali, serve dire basta». —







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