C’è la bandiera rossa per il mare mosso Raffica di interventi per salvare i bagnanti

LITORALE
Mare mosso, bandiere rosse, tuffi a rischio annegamento e diversi salvataggi in mare nella giornata di ieri. A Jesolo gli assistenti ai bagnanti della torretta 19 bis, tra piazza Marconi e piazza Manzoni, con le unità cinofile della Pegasus Veneto di Andrea Pastore con il cane Alfio, ed Elena Sasso con il cane Bernice in forza alla JesoloMare, hanno effettuato un intervento vicino al pontile che collega lo stabilimento alla spiaggia libera. Una donna straniera di 25 anni è stata trascinata al largo dalla corrente, quindi travolta dalle onde finendo sotto il pontile. La donna è stata colta dal panico e non riusciva a tornare a riva con deboli e lente bracciate. È stata dunque soccorsa dai cani intervenuti con l’ausilio del “rescue tube”, la boa galleggiante in dotazione.
Sempre a Jesolo alle 12.25 una sedicenne italiana che aveva deciso di fare il bagno è andata in difficoltà a 60 metri dal bagnasciuga, non riuscendo a stare a galla, ed è stata tratta in salvo dai bagnini della torretta 9 intervenuti con la moto d’acqua. Gli stessi sono accorsi alle 13.10 due ragazze e un coetaneo 21enni di Milano spinti dalla forza delle onde sotto il pennello roccioso numero 33. I giovani, per non farsi travolgere dalle onde, erano letteralmente aggrappati agli scogli. Nell’intervento, i bagnini si sono feriti con escoriazioni. I giovani sono stati portati sulla battigia dove sono stati medicati per le ferite che si erano procurati contro gli scogli. Alla torretta 22 l’assistente ai bagnanti ha dovuto recuperare dal pontile tre minori durante la pausa pranzo fra le 12.30 e le 15.30 quando in servizio su alcune torrette c’è un solo bagnino. Alla torretta 15 sono stati salvati dai bagnini altri due bagnanti stranieri che erano stati trascinati dalla corrente e non riuscivano a tornare a riva. Mentre alla torretta 17 nei pressi di piazza Drago nel giro di poche ore sono stati effettuati ben cinque salvataggi, nessuno con gravi conseguenze fortunatamente.
Momenti di tensione anche a Porto Santa Margherita dove una ragazza di 18 anni di Pieve di Soligo, Gaia Barella, bagnina sulla torretta 44 per conto della Service4swim, ha salvato ieri alle 14 circa tre bagnanti di 12 anni, un ragazzo e due ragazze, che nonostante la bandiera rossa si erano spinti in mare. Le condizioni non erano ideali per fare il bagno. Gaia, con sprezzo del pericolo, grazie soprattutto al suo intuito e all’aiuto di un collega, ha aggirato le forti correnti contrarie.
«Ho dovuto raggiungere la cima di un pennello acqueo per avere la corrente a favore e arrivare così ai ragazzini in difficoltà», ha raccontato al termine del suo intervento, «Li ho portati a riva, soprattutto il maschio era molto spaventato». Sul posto è intervenuto anche l’infermiere in bici in servizio a Porto Santa Margherita che ha provveduto a visitare i ragazzini. Al termine della visita, avventa sul posto, i bagnanti, tutti e tre italiani, sono stati lasciati andare. Gaia Barella ha ricevuto le lodi e le congratulazioni di molti bagnanti presenti sulla spiaggia che hanno tifato per lei. Ma non è stata ancora contattata e ringraziata dai genitori dei ragazzi. «Ho conseguito il brevetto attraverso il corso di salvamento che ho sostenuto lo scorso inverno», ha raccontato la bagnina, «Nuoto a livello non agonistico a La Nostra Famiglia, società di Pieve di Soligo. Ho fatto agonismo per una stagione ma poi ho preferito abbandonare. Attualmente gareggio nelle competizioni master». —
giovanni cagnassi
francesco macaluso
rosario padovano
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