Cavarzere, Parisotto punta tutto e ci riprova
Quattro gli agguerriti avversari: Tommasi, Crocco, Padoan e Chiebao
CAVARZERE. Parisotto cerca la riconferma per puntare in alto, la Lega vuole creare la filiera «verde» comune-provincia-regione e il centro sinistra spera di tornare, dopo 15 anni, a governare il comune. Sono questi i temi di fondo che caratterizzano la competizione elettorale cavarzerana. Il sindaco uscente, Pier Luigi Parisotto, grazie alla breve esperienza amministrativa del centro sinistra nel 2004, conclusa con il commissariamento del Comune, è alle soglie del suo quarto mandato. Vincere gli serve non solo per essere riconfermato come primo cittadino, ma soprattutto per fare quel salto di qualità, verso la Provincia o la Regione, che le sue vicende politico-giudiziarie non gli avevano permesso di compiere proprio nel 2004. Parisotto ha radunato tutti i suoi sostenitori fin dal primo turno, ma le liste «satelliti», dall'Udc alle varie civiche, soffrono tutte di importanti defezioni (rispetto al 2006) che ne potrebbero condizionare il risultato. Lo stesso Pdl non è sulla cresta dell'onda e, quindi, il sindaco uscente punterà, come ha sempre fatto, sul carisma personale, la consolidata esperienza amministrativa e la tenacia che tutti gli riconoscono per chiudere la partita al primo turno, ma sarà difficile.
La Lega Nord parte dal 27% delle regionali e cercherà di bissare un risultato che alcuni attribuiscono solo al cosiddetto «effetto Zaia». Di certo ha fatto campagna acquisti nelle file del centro destra, sottraendo importanti pedine allo schieramento di Parisotto e si sta muovendo a tutto campo, con indiscutibile entusiasmo. Il suo punto di forza è il ruolo di governo diretto negli enti superiori che può dare «sicurezza» anche a chi consideri la candidato sindaco Clara Padoan, impegnatissima nel suo ruolo elettorale, poco esperta di cose amministrative. La coalizione Pd-civiche, candidato sindaco il giovane avvocato Henri Tommasi, il volto più nuovo del panorama, completa il terzetto degli aspiranti al ballottaggio e ripropone il tema dell'alleanza tra un centro sinistra, distaccato delle frange più a sinistra, e i moderati.
Lo stesso modello di Chioggia ma senza Udc (con cui, peraltro, c'è stato qualche contatto). Le due civiche pescano direttamente nell'elettorato parisottiano, radunando gli scontenti e i delusi di cui ex due consiglieri comunali di maggioranza (Sacchetto e Belloni) si fanno interpreti. A sinistra Sel e Rifondazione puntano su Heidi Crocco, giovane, laureata, consigliera comunale da due legislature, cresciuta alla scuola politica del «vecchio Pci». Sulla carta una candidatura di buona qualità, ma che deve fare i conti con i numeri, non proprio entusiasmanti, da cui partono le sue liste. Tuttavia, se riuscirà ad essere riferimento di una sinistra, fino a pochi anni fa, forte in città, potrebbe anche costituire la sorpresa di questa tornata elettorale. Di certo, in un probabilissimo ballottaggio, i suoi voti saranno preziosi.
Infine Sandro Chiebao, per l'Italia dei Valori, al suo esordio in solitaria come lista per le comunali.
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