«Cav ha un piano per Venezia ma serve il sì alla concessione»

L’assessore regione De Berti è tornata a parlare della riorganizzazione delle società stradali. L’idea di abbattare la barriere di Villabona

«Inauguriamo quest’opera guardando già al futuro». Pensa già ai prossimi progetti Elisa De Berti, assessore regionale a Trasporti e Lavori Pubblici, intervenuta ieri alla cerimonia di apertura del nuovo bypass di Campalto. «Migliorerà la qualità della vita dei cittadini», ha detto, annunciando anche un secondo bypass a Tessera da realizzare in futuro. Ma non solo, perché la questione più cara a De Berti è più di ampio respiro e riguarda Cav (Concessioni Autostradali Venete), partecipata al 50% di Anas e Regione. La società, costituita allo scopo di gestire il Passante di Mestre, gode di una concessione statale valida fino al 2032. Ma non è un mistero il desiderio della giunta regionale di andare oltre tale orizzonte temporale, trasformandola in una concessionaria a pieno titolo in grado di prendersi carico anche di altre arterie autostradali, Pedemontana inclusa. De Berti lo chiedeva già a gennaio, quando fu ricevuta dal ministro Paola De Micheli. Sul tema, infatti, la voce in capitolo è quella del governo, che deve pronunciarsi sul rinnovo della concessione e sull’eventuale trasformazione di Cav in una holding come Autovie Venete o Autobrennero. Una pandemia dopo, poco o nulla si è mosso, così l’assessore ieri ha ritirato fuori la questione: «Cav ha pronto un progetto da 1 miliardo per migliorare l’accessibilità a Venezia e Marghera», l’annuncio, «con interventi importanti e strategici, messi sul tavolo già in tempi pre-Covid. Serve solo il sì del governo a rinnovare la concessione». La cifra è d’impatto, un tale investimento sarebbe epocale (poco meno del costo del Passante) ma non è ancora chiaro quali siano le opere previste, se non per un esempio citato dalla stessa De Berti a gennaio. «Vogliamo migliorare la viabilità d’ingresso a Marghera», diceva, «oggi la rotonda di raccordo tra A4 e Romea è intasata. Il casello di Villabona verrà raso al suolo e la porta d’ingresso arretrata di molti km, dopo il bivio tra A57 e Passante». Allora, però, si parlava di «1 miliardo da investire subito tra Padova, Venezia e Treviso», non solo su Venezia e dintorni: che sia cambiato qualcosa? Intanto l’assessore sollecita «una risposta positiva e in tempi brevi dal governo», a cui non risparmia una frecciatina su Atlantia: «Visto che concordiamo sulla gestione pubblica delle autostrade…». Proprio un membro dell’esecutivo era all’inaugurazione del bypass: Pier Paolo Baretta, sottosegretario e candidato sindaco a Venezia. «Si programmi un piano regionale dei trasporti», ha detto a margine dell’evento, «con al centro Mestre e i collegamenti con l’aeroporto, da ripensare come snodi cruciali e in chiave ecologica». —

C. R.

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