Cantieri all’ospedale investiti 1,2 milioni

Lavori per la nuova Casa Parto, il centro di Procreazione medicalmente assistita e l’endoscopia digestiva  

CHIOGGIA. Nuovi investimenti per l’ospedale di Chioggia. I cantieri si concentreranno al secondo e terzo piano con la nuova Casa Parto, il centro di Procreazione medicalmente assistita (Pma) e l’Endoscopia digestiva. I lavori, per 1,2 milioni di euro, si concluderanno entro la fine del 2020.

Per il reparto di Ostetricia e Ginecologia, diretto da Luca Bergamini, si tratta di un ulteriore prestigioso passo in avanti che porterà l’ospedale di Chioggia a divenire punto di riferimento per moltissime coppie che intraprendono il percorso per la procreazione assistita. Al terzo piano verrà creato un nuovo servizio di 430 metri quadri: 315 per il nuovo gruppo parto e 115 per la Pma. Oggi il terzo piano è occupato dal Blocco Parto, con tre studi medici, tre ambulatori, una sala parto con annesse sala travaglio e quella neonatale, e la sala operatoria. L’intervento prevede di riorganizzare gli spazi con l’inserimento della Pma e della “Casa Parto” per garantire un servizio più efficace e di qualità.

Nella Casa del Parto si riprodurrà un ambiente quasi domestico, attrezzato per la temporanea presenza di familiari, dotato di una piccola cucina, un divanetto con tv, la canonica poltrona travaglio e parto e una vasca per il parto in acqua. Tra la sala travaglio e la Casa del Parto sarà inserita l’isola neonatale con possibile collocazione di due culle termiche e un’incubatrice neonatale. L’attuale sala operatoria non sarà oggetto di particolari cambiamenti strutturali se non nell’accesso che sarà spostato per dar luogo a un filtro d’ingresso con funzione di area induzione-risveglio.

Il nuovo centro Pma sarà collocato nella parte iniziale del Blocco Parto e comprenderà un laboratorio con le specifiche dotazioni impiantistiche, un ambulatorio chirurgico e il locale per la Crioconservazione. Al secondo piano verrà invece ricavato il nuovo servizio di Endoscopia digestiva su un’area di 445 metri quadri con la realizzazione di una sala di attesa per gli utenti esterni, lo studio del responsabile e un’ampia sala con sei posti (quattro in poltrona e due letti) per i trattamenti infusivi attualmente eseguiti in più parti dell’ospedale, due ambienti dedicati all’endoscopia e un ampio ambulatorio per l’ecografia interventistica. L’attività “interventistica” di endoscopia digestiva sarà svolta in due sale attrezzate e posizionate in modo tale da condividere un locale per la disinfezione e il lavaggio degli strumenti. Alle sale per endoscopia sono funzionalmente correlate la sala per l’osservazione dei pazienti in fase di induzione e risveglio, dotata di quattro posti letto e un ambulatorio per il colloquio e la refertazione, in cui si potranno accogliere gli assistiti prima e dopo l’erogazione delle prestazioni specialistiche. –

Elisabetta B. Anzoletti

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