Calzaturiero in Riviera, cento posti a rischio
Il mercato del lusso è in crisi. Tre aziende annunciano una riorganizzazione, fra queste c’è la Voltan

STRA. Il settore del lusso nel comparto calzaturiero non funziona per tutti e ora sono a rischio 100 posti di lavoro a Vigonovo e Stra dove tre medie aziende del distretto hanno annunciato una riorganizzazione e razionalizzazione radicale del lavoro.
E intanto fioccano i licenziamenti veri alla storica azienda Voltan (fondata nel 1898) di Stra annuncia licenziamenti veri. A denunciare la situazione è Michele Pettenò responsabile per la Riviera del Brenta della Filctem Cgil.
«Abbiamo avuto comunicazione nelle scorse settimana», spiega Pettenò, «che tre medie e grosse aziende del comparto della calzatura di lusso fra Vigonovo, Stra e Fiesso hanno avuto risposte negative nel mercato per i loro prodotti. Le aziende insomma non ci rientrano più con i costi di produzione e saranno costrette a riorganizzare completamente il lavoro. Si tratta di aziende che hanno dai 20 ai 40 operai per un totale di quasi un centinaio di dipendenti».
Intanto arrivano colpi duri e licenziamenti veri.
«Il più antico calzaturificio della Riviera del Brenta, il calzaturificio Voltan», denuncia la Filctem, «per la seconda volta in pochi anni ha deciso di esternalizzare totalmente un altro settore della produzione: otto lavoratori nei giorni scorsi sono stati licenziati. I dipendenti, prima della crisi erano 70, ne sono rimasti, dopo gli ultimi allontanamenti dal lavoro, solo 40».
«Purtroppo tutte queste notizie indicano», continua Pettenò, «che nonostante arrivino segnali non pessimi dal comparto della calzatura di lusso, non tutte le aziende sono attrezzate per fare questo tipo di scarpe. Vanno molto meglio da qualche anno scarpe da tennis anche costose che scarpe da donna classiche». Per il sindacato inoltre sopravvive chi ha puntato sull’innovazione tecnologica, «chi ha investito risorse scommettendo sul proprio prodotto e sui propri lavoratori. Chi, invece, ha adottato politiche esclusivamente difensive, attraverso la riduzione dei costi, perde competitività e non è più in grado di aggredire il mercato ma solo di subirne le dinamiche».
Il distretto della calzatura della Riviera, che si trova a cavallo fra Padova e Venezia, è un’importante realtà industriale e artigianale per la produzione di calzature di alta qualità che conta nell’intera filiera 520 imprese, con oltre 10 mila lavoratori specializzati, una produzione annuale di oltre 19 milioni di paia, esportate al 92 per cento, con un fatturato annuo di 1,88 miliardi di euro. Da tempo questo comparto è impegnato nella lotta alla contraffazione che, però, per la Filctem Cgil per ora è piuttosto scarsa.
Su questo problema interviene il segretario provinciale Filctem Riccardo Colletti: «Il marchio della calzatura doc della Riviera del Brenta», conclude Colletti, «non è mai veramente decollato nonostante molti passi avanti siano stati fatti anche nel campo delle certificazioni». Per ora non sono che circa una decina le aziende che hanno dato la loro adesione.
Alessandro Abbadir
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