Ca’ Pisani Moretta diventa asiatica Affare fatto per 54 milioni di euro

Maurizio Sammartini cede la location sul Canal Grande che ospita il Ballo del Doge Acquirente top secret ma c’è chi vocifera possa essere il magnate Ching Kwong
Caiaffa Venezia 06.03.2011.- Ballo del Doge a palazzo Pisani Moretta.- Interpress Caiaffa Venezia 06.03.2011.- Ballo del Doge a palazzo Pisani Moretta.- Interpress
Caiaffa Venezia 06.03.2011.- Ballo del Doge a palazzo Pisani Moretta.- Interpress Caiaffa Venezia 06.03.2011.- Ballo del Doge a palazzo Pisani Moretta.- Interpress

Anche Ca’ Pisani Moretta – storico palazzo veneziano sul Canal Grande e spazio di rappresentanza per eventi e feste, a cominciare dal famoso Ballo del Doge a Carnevale e che nel 1980 ha ospitato anche il ricevimento dei Capi di Stato venuti in laguna per il G7 – sta per passare da mani veneziane a mani asiatiche.

Lo stesso copione già visto di recente per altri due palazzi storici, di proprietà comunale, entrambi destinati a una trasformazione alberghiera: Palazzo Donà in Campo Santa Maria Formosa e Palazzo Poerio Papadopoli a Piazzale Roma, attuale sede del comando di polizia municipale. Entrambi acquistati dall’imprenditore di Singapore Ching Chiat Kwong, che sarebbe interessato – com’è noto – anche all’area dei Pili. Nel caso di Ca’ Pisani Moretta, però, non è ancora nota l’identità dell’acquirente orientale – anche se c’è chi sospetta possa trattarsi sempre di lui – per la grande riservatezza sulla trattativa.

Il palazzo è stato finora proprietà di una storica famiglia patrizia veneziana e in particolare di Maurizio Sammartini, fratello di Giovanni, ultimo presidente della Cassa di Risparmio di Venezia. Sammartini si era lamentato più volte negli ultimi anni della difficoltà di mantenere Ca’ Pisani Moretta per i costi crescenti della sua manutenzione – senza più la valvola di sfogo dei fondi della Legge Speciale per i restauri – e avrebbe infine deciso di passare la mano. Il palazzo – che interessava anche a Silvio Berlusconi quando pensava di prendere casa in laguna – verrebbe venduto per una cifra vicina ai 54 milioni di euro e non si sa ancora quale sarà la sorte degli eventi ad esso collegati, a cominciare proprio dal Ballo del Doge (no comment della sua ideatrice, la stilista Antonia Sautter). Sembra che la trattativa andasse avanti da mesi e che se anche altri membri della famiglia non sarebbero stati tutti dello stesso avviso, Sammartini abbia deciso infine di vendere Ca’ Pisani Moretta. Costruito nella seconda metà del XV secolo dai Bembo e poco dopo ristrutturato, il palazzo divenne nel 1629 dimora di un ramo della nobile famiglia Pisani, appunto i Pisani Moretta. Giunto nelle mani di Francesco Pisani Moretta, ultimo discendente maschio della famiglia, passò nel 1737 alla figlia Chiara. Fu lei a pensare alla profonda ristrutturazione del palazzo: fece abbattere la scala esterna, sostituita dallo scalone del Tirali, e fece affrescare le sale interne dai pittori più in voga della sua epoca. La facciata del palazzo è un esempio di gotico veneziano fiorito.

L’interno è in stile barocco e neoclassico e risale al XVIII secolo. All’interno sono affreschi di Jacopo Guarana e opere di Giambattista Tiepolo e di Pietro Longhi. Altre opere un tempo ospitate nel palazzo ma oggi trasferite altrove sono “La famiglia di Dario ai piedi di Alessandro” di Paolo Veronese e “La morte di Dario” di Giambattista Piazzetta, oggi trasferite rispettivamente alla National Gallery di Londra e al Museo di Ca’ Rezzonico a Venezia. –

Enrico Tantucci

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