Bissuola, case per 2.300 persone

La giunta Orsoni sblocca il Peep, fermo da 9 anni
 La giunta Orsoni ha adottato la variante parziale per il piano di zona di edilizia economica e popolare, meglio noto come Peep, per i nuclei 3 e 4 di Bissuola Nord e Sud (vedi immagine da progetto). Il provvedimento, illustrato dall'assessore all'Urbanistica Ezio Micelli, era atteso. Sono passati infatti nove anni dall'approvazione del Piano di zona che prevedeva la costruzione di 17 nuclei abitativi tra Osellino e via Pertini, per un totale di poco più di 6.500 abitanti teorici e ora l'Urbanistica rivede i progetti, portando ad un terzo il numero di residenti previsti. Del resto, rispetto alle indicazioni del 2002, molte cose sono cambiate e i cantieri per le nuove abitazioni di privati e cooperative non sono mai partiti perché l'area era ostacolata da vari problemi. Dalla necessità di interrare buona parte dei cavi dell'alta tensione di Terna (senza gravare troppo i residenti) all'assenza di un piano della viabilità collegato alla nuova Vallenari bis. «Abbiamo perfezionato un processo che riguarda circa 40 ettari di aree, senza toccare le aree edificabili, ma risolvendo quei mille problemi che hanno condizionato finora il via all'operazione. In particolare abbiamo elevato la quota di verde pubblico. Via Vallenari diventa la dorsale da cui si snodano le laterali per l'accesso ai lotti. E soprattutto ora è Terna a proporre di interrare gran parte della linea, accollandosi il 75% dei costi e riducendo decisamente quelli a carico dei privati», spiega Micelli. La variante interessa infatti poco più di 406 mila metri quadrati, quasi esclusivamente in aree private, e consente la realizzazione della viabilità principale (49 mila metri quadri) e la bonifica delle aree interessate dalle due linee aeree di corrente. Previsti 104.688 metri quadri di nuove edificazioni e quasi 139 mila metri quadri di standard a verde, primario e secondario, più 43.219 metri quadri di parcheggi e impianti speciali. Il dimensionamento residenziale prevede 372 mila metri cubi di edilizia convenzionata con 42 lotti di nuova edificazione per 1.435 alloggi e quasi 2.300 abitanti teorici. Per attuare il piano sarà redatto un programma integrato, che consente di derogare agli espropri e sarà disciplinato da una convenzione urbanistica, che dopo il via libera alla variante che dovrà dare il Consiglio comunale, si concretizzerà in un bando pubblico aperto a proprietari, imprenditori e cooperative che potranno costruire se si impegneranno a realizzare le opere di urbanizzazione primaria e secondaria e a contribuire ai costi di bonifica degli elettrodotti. Poco lontano sono previsti alloggi in social housing dell'Immobiliare veneziana. A breve i bandi di urbanizzazione.

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