Bastianello assolto in Cassazione

L’imprenditore aveva denunciato un appalto truccato

SPINEA. Denuncia un appalto truccato alla biblioteca di Spinea e colleziona cinque assoluzioni. E’ quasi un record quello raccolto dall’imprenditore di Selvazzano (ed ex assessore) Giuliano Bastianello. L’ultima è una sentenza a suo favore della Corte di Cassazione in seguito ad una denuncia dell’ex bibliotecaria Antonella Agnoli. I giudici della Suprema Corte hanno annullato una sentenza impugnata avverso la sentenza del tribunale di Pesaro che lo condannava a 300 euro di risarcimento per la diffamazione ai danni di Antonella Agnoli. Una condanna che era avvenuta in seguito all’invio di una lettera, il 27 dicembre 2002, al responsabile del procedimento di appalto per la fornitura di arredi alla biblioteca comunale di Pesaro, al segretario generale del comune di Pesaro e ad altre persone. In questa lettera Bastianello offendeva la reputazione della Agnoli che aveva una consulenza con Pesaro, asserendo che «avrebbe reiterato episodi di mancanza di obiettività, condizionando lo svolgimento della gara di Spinea. «I 5 procedimenti contro di me - dice Bastianello - sono stati intentati, due dall’ex bibliotecaria, due dal titolare della Harmonie, la ditta che ha illegittimamente eseguito la fornitura nonostante due sentenze l'avessero assegnata alla mia ditta e una dall'ex sindaco di Spinea Tessari che il Tribunale ha condannato per colpa grave per avermi querelato per diffamazione per parole da me mai pronunciate». Bastianello era accusato di aver sostenuto durante un dibattito al cinema Bersaglieri di essere stato «vittima con l'amministrazione comunale di Spinea di un appalto truccato».

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