Azienda leader dell’informatica: Cerchiamo ingegneri e periti meccanici

Da Arino a Maerne la “AutomationWare” si occupa di meccatronica e robotica per la Ferrari e Pirelli. Fattura tre milioni e in poco tempo ha triplicato i dipendenti 

MARTELLAGO. Le parole meccatronica (l’insieme della meccanica e dell’elettronica) e robotica (permette a un robot di eseguire dei compiti specifici riproducendo il lavoro umano) possono essere complicate per qualcuno. C’è un’azienda nata ad Arino di Dolo nel 2002 ma che da pochi mesi si è trasferita nella zona industriale di Maerne per questioni di “allargamento”. Ed è leader nei settori. Si chiama AutomationWare, negli ultimi tre anni ha triplicato il numero di dipendenti, passando da dieci a trenta, e l’amministratore delegato Fabio Rossi punta a non fermarsi. Anche perché lo spostamento dalla Riviera al Miranese è avvenuto non solo per espandersi su un’area da 5 mila metri quadrati ma per avere una fabbrica più moderna.

Nata per sviluppare dei sistemi innovativi per l’automazione industriale e impianti moderni, nell’ultimo decennio AutomationWare si è concentrata sul progresso della meccatronica avanzata. Questo ha permesso la nascita di progetti più semplici, di abbassare i costi energetici e, solo nel 2017, la crescita è stata del 60 per cento.

Tra i clienti della ditta ce ne sono di tutto rispetto: Ferrari, che non ha bisogno di presentazioni, Brembo, specializzata in sistemi frenanti, e poi Pirelli per gli pneumatici e la San Benedetto di Scorzè.
Venerdì'  c’è stato il taglio del nastro simbolico della ditta di Maerne, ma Rossi guarda già avanti.

«Sono arrivato nel 2016», spiega, «e, da allora, abbiamo puntato sulle assunzioni. Altre ne faremo, pure dalle dieci alle venti l’anno. Siamo in una fase di crescita, cerchiamo ingegneri ma anche periti meccanici e tecnici».

Con un fatturato di 3 milioni di euro annui e investimenti per la stessa cifra, il nuovo stabilimento punta sull’innovazione, con apparati e attrezzature all’avanguardia. All’interno, c’è pure un reparto di ricerca e sviluppo, potenziato nel personale e nelle tecnologie, per continuare ad avere dei prodotti migliori e aumentare i sistemi robotici. «Per stare al passo con le richieste dei clienti», continua Rossi, «l’investimento di Maerne ci consentirà di ingrandire la produzione e rafforzare la catena di fornitura a lungo termine».
La volontà di avere delle superfici più ampie proviene dalla crescita nei mercati europei, mediorientali e africani. «Questo fenomeno», aggiunge il presidente dell’azienda Roberto Signoretto, «ci impone di espanderci per garantire l’eccellenza. Il digitale sta guidando dei rapidi cambiamenti nel settore dell’automazione». —
 

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