Autista Actv aggredito nel bus

Colpito al volto da un passeggero, medicato all'ospedale
Un autobus di Actv, venerdì sera in via Bissuola è salita la tensione
Un autobus di Actv, venerdì sera in via Bissuola è salita la tensione
 
Lite sul bus per un passeggino, un cittadino nordafricano aggredisce autista Actv al lavoro su un bus della linea 12. Il fatto è accaduto venerdì sera in via Bissuola, attorno alle 21.30. L'autista ha dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso.
 Cinque giorni di prognosi, varie escoriazioni, un pugno schivato trasformatosi in ceffone. Momenti di tensione venerdì sera su un bus del trasporto pubblico della linea 12 di Actv. L'autista R.R. di Mestre ha litigato con alcuni cittadini stranieri, pare nordafricani. Una coppia ha tentato di salire dalla porta centrale, ad una fermata di via Bissuola, introducendo un grosso passeggino, di quelli a due posti. L'autista li ha redarguiti, spiegando loro che di sera è consentita solo la salita dalla porta anteriore. Da qui il litigio e il fermo alla corsa della linea 12. «Nel salire dalla porta centrale, che io non potevo vedere, hanno incastrato il passeggino tra le due porte. Io ho spiegato loro che era una manovra non ammessa e pericolosa e hanno cominciato a contestarmi dicendomi che facevano quello che volevano - ci racconta R.R., l'autista del bus - Allora ho chiesto loro di mostrarmi il titolo di viaggio che non avevo visto e loro si sono rifiutati. In loro aiuto è salito un conoscente (che era rimasto a terra assieme ad una donna ndr) ed ha cominciato a fare un putiferio. Io ho spiegato che stava interrompendo un pubblico servizio e l'uomo mi ha impedito di chiudere la porta mettendosi in mezzo e mentre chiamavo con il cellulare la polizia ha cercato di impedirmi di telefonare e di aggredirmi». L'episodio viene confermato dagli ispettori di Actv che hanno fatto rapporto sull'accaduto. «La prognosi è di cinque giorni. Poi la polizia è arrivata e ha identificato quelle persone e io ho ripreso la corsa. Ora metterò la questione in mano ad un avvocato. Ma ho bisogno di tranquillità, perché questi episodi turbano specie se ti ritrovi con la gente che ti mette le mani addosso». L'episodio dell'altra sera è stato segnalato da Alfredo Pipino, sindacalista dell'Ugl. «L'autista del bus non andrebbe mai disturbato mentre lavora e bisogna porsi il problema della sua sicurezza specie ora che l'autista è chiamato anche al controllo dei biglietti degli utenti che salgono sui bus. Sarebbe meglio una cabina chiusa, come quella del tram - ci spiega - Almeno quattro volte l'anno si rischia una rissa sui bus con l'utenza e con il clima pesante dopo i tagli ai servizi, la tensione aumenta. Servirebbe un pulsante di allarme nascosto per allertare la sala operativa di Actv in caso di necessità. E le telecamere, quando ci sono, non hanno sempre una azione deterrente. E' una questione che porremo all'attenzione dell'azienda sempre sensibile sul tema sicurezza». In passato sulle linee extraurbane erano arrivate telecamere e guardie giurate. Italo Scattolin, sindacalista Usb: «Non sono episodi frequenti. Certo dopo i tagli c'è più tensione e noi autisti spesso subiamo gli insulti. Ma gran parte dell'utenza non protesta con chi di dovere».  

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