Assunzioni e sede più grande per la Novarex

La fabbrica di etichette si prepara all’ampliamento. Martino: «L’azienda è in crescita»

MARTELLAGO. Nuove assunzioni e una fabbrica più grande.

Questi gli obiettivi 2017 per l’etichettificio Novarex di via Castellana a Martellago che, in controtendenza con il mercato generale, per l’anno prossimo vuole investire. Infatti il bilancio 2016 è destinato a chiudersi con un più 10 per cento, confermando l’azienda tra le più competitive nel settore. «In questi anni», spiega il presidente di Novarex Bruno Martino, «siamo cresciuti non solo nei numeri ma anche nella cultura d’impresa. L’ampliamento produttivo non è solo conseguenza di un andamento positivo ma è la condizione per confermarlo e possibilmente allargarlo. Assieme all’etichetta tradizionale continuiamo l’impegno nel settore dell’innovazione lavorando su quelle intelligenti».

Novarex produce etichette adesive in rotolo e a pacchetto, neutre e stampate fino a 8 colori, cartellini in materiali plastici-cartoncini e fogli laser; opera nel settore della identificazione automatica e nella tracciabilità degli alimenti nell’identificazione di capi d’abbigliamento.

Per il 2017 si parla di un nuovo capannone da mille metri quadri, di cui 400 destinati a magazzino, vicino alla sede storica di via Castellana e dove, tra poche settimane, sarà attivata un’altra unità produttiva.

Questa segue alla messa in linea, nei mesi scorsi, di un nuovo macchinario dalla raddoppiata capacità produttiva.

Ora Novarex conta su una trentina di dipendenti ma per i prossimi mesi potrebbero esserne assunti altri due, meglio se macchinisti di stampa.

«Nel frattempo», dice Martino che è pure delegato di Confindustria per Martellago, «puntiamo a migliorare l’efficienza del ciclo produttivo e il servizio a una clientela soprattutto nazionale. Non nascondo che l’ampliamento produttivo riserverà anche qualche nuova opportunità occupazionale, confermando il nostro ruolo di soggetto attivo del territorio, dove manterremo l’appoggio ad alcune iniziative, affiancando il Comune e il mondo scolastico».

Alessandro Ragazzo

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