Asolo rilancia il suo fascino

Musica e il ricordo di Browning per tornare a sedurre come a fine ’800
Di Barbara Codogno

di Barbara Codogno

ASOLO

Tutta colpa di Robert Browning se gli inglesi, ancor oggi, credono che “Asolare” in italiano significhi passeggiare. Nel volume “Asolando” dedicato all'amica Katherine Bronson, Browning scrive: «Asolare: to disport in the open air, amuse one's self at random». Ovvero: trovare diletto passeggiando all'aria aperta e senza una meta precisa. «Fino al 1993, quando è morta Freya Stark, la Dogaressa di Asolo» puntualizza Vittorio Zaglia - organizzatore del convegno dell'8 settembre dedicato al poeta Browning e che vede come punta di diamante la presenza del professor Michael Meredith, massimo studioso inglese di letteratura vittoriana, autore nel 1985 di “More than friends” (corrispondenza fra Robert Browning e Katherine Bronson) - «Asolo era un punto di riferimento per il bel mondo e per la cultura che designavano Asolo e Venezia come tappe obbligate». Zaglia racconta che Browning, impropriamente, definiva Asolo “città medievale”. Il poeta amava passeggiare nei dintorni di Asolo, andava a piedi o con la carrozza dell'amica Katherine Bronson. Partivano insieme da La Mura - residenza asolana dell'americana - per recarsi a Possagno, a Maser, a San Zenone, a Romano, a Bassano, a Nove, alla ricerca delle vestigia di un passato glorioso. Che Browning ha bisogno di trasfigurare addirittura in “medievale”. Volendo fare del gossip, Browning non fu mai chiaro: era la signora o piuttosto la giovane signorina Bronson, la figlia della dama americana, a interessare il poeta? Con la signora americana, con la quale era appunto “more than friends”come suggerisce Meredith, si recava spesso a Venezia, come fece nel novembre 1889 quando la passeggiata al Lido gli fu fatale: prese una bronchite che peggiorò così velocemente da condurlo a morte improvvisa.

Browning fece sedimentare Asolo anche a livello inconscio: un suo sogno ricorrente era vedere Asolo in lontananza e non poterla raggiungere. Importantissima l'incidenza di Asolo nell'opera di Browning: «Asolo segna la svolta stilistica» spiega il professor Angelo Righetti dell'Università di Verona che l'8 settembre interverrà al Convegno “Robert Browning e Asolo: un incontro poetico” che si terrà a partire dalle 10 nel Museo Civico di Asolo: «Prima Browning fa parlare personaggi dell'arte e della musica, fa poesia vittoriana. Dopo Asolo approda invece al monologo drammatico: parla finalmente in prima persona e compone poesie amorose. Con un ritorno a una vena squisitamente romantica che è legata ad Asolo, questo luogo magico, sognato e risognato, che trasfigura la scena e i sentimenti del poeta». L'obiettivo degli organizzatori del Convegno è di ribadire anche la necessità che Asolo torni ad avere un ruolo centrale non solo nel panorama culturale e artistico ma anche in quello turistico.

Per il turista oggi è ancora possibile immergersi nei luoghi poetici cantati da Browning? Ce lo chiediamo quando rischiamo di venire investiti da motociclette che sfrecciano a tutta velocità sulle strade sterrate dei sentieri asolani, invero mal tenuti. Così come nel degrado troviamo il giardino del Castello di Caterina C. ornaro, il parco di Villa Falier e il giardino di Casa Malipiero. Il Comitato Asolano degli Amici di Robert Browning inserisce l'importante convegno dedicato a Browning nell'ambito delle celebrazioni del XXIV Festival Internazionale di Musica da Camera che si terrà ad Asolo dal 29 agosto al 13 settembre 2012 in un crescendo di meraviglie per i palati musicali più sopraffini (vedi box qui sopra): da Grigory Sokolov ad Aldo Cicciolini passando per Giovanni Sollima. Per il convegno su Browning a ingresso libero info e prenotazioni: zaglia@tin.it; 3339404941

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