Arriva la risonanza di ultima generazione

Una risonanza magnetica di ultima generazione sarà attivata a Villa Salus dalla prima settimana di dicembre. È stato già installato il magnete nei locali della Radiologia, ora sono montati anche i...
Una risonanza magnetica di ultima generazione sarà attivata a Villa Salus dalla prima settimana di dicembre. È stato già installato il magnete nei locali della Radiologia, ora sono montati anche i componenti aggiuntivi. Si tratta di un'apparecchiatura Siemens da un tesla e mezzo, in grado di portare Villa Salus ai migliori standard.


«Il nostro auspicio è che si possa iniziare l’attività già dal 6 dicembre con i primi esami rivolti ai pazienti ricoverati nella nostra struttura ospedaliera», spiega Christian Cugini, primario della Radiologia di Villa Salus. «Con l’inizio del nuovo anno si potrà avviare pure l’attività in convenzione. Da alcuni mesi attendevo questo momento, e sono felice che la nuova apparecchiatura sia ora disponibile. Professionalmente nasco come radiologo di risonanza, e sono arrivato a Villa Salus proprio per sviluppare il settore della diagnostica. Grazie a questo macchinario, che si aggiunge agli altri disponibili in reparto, saremo in grado di assicurare un’ampia risposta alle richieste della cittadinanza».


Per l’entrata in funzione effettiva della nuova risonanza magnetica mancano solo gli ultimi dettagli. In una seconda fase saranno messi a norma gli spazi della Radiologia dedicati a questa strumentazione, e sarà necessaria la prova tecnica per valutare accuratezza e calibrazione del magnete. «Il montaggio di questa risonanza completerà il quadro dell’offerta diagnostica che deve caratterizzare una struttura ospedaliera delle dimensioni di Villa Salus» aggiunge il direttore generale vicario, Mario Bassano. «In questi anni abbiamo investito molto su professionalità del personale, ristrutturazione e potenziamento dell’intera Radiologia». Ieri ha visitato il cantiere anche il direttore generale della Usl 3, Giuseppe Dal Ben.


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia