Apre la nuova Munari e chiudono le altre scuole
Spinea. Crea contro lo svuotamento della Calvino, polemiche Pdl-Pd

L’esterno della nuova Munari
SPINEA.
Tre scuole in una, i genitori chiedono spiegazioni. Faccia a faccia a Crea tra papà e mamme da una parte, sindaco e assessori dall'altra, dopo la conferma che dal prossimo anno la scuola Italo Calvino verrà chiusa per essere dismessa. Stesso destino toccherà anche alla vecchia Walt Disney e alla sezione materna della Anna Frank. Lo stabilisce un accordo sottoscritto tre anni fa dall'allora sindaco Claudio Tessari con l'assessore regionale ai Lavori pubblici Massimo Giorgetti, che prevede in cambio l'erogazione di un contributo di 735 mila euro per la costruzione della «nuova Walt Disney», aperta all'inizio di quest'anno scolastico e dedicata a Bruno Munari. Le famiglie di Crea protestano: saranno costrette a portare i bambini a scuola di là della camionabile, al Villaggio dei Fiori. Raggruppamento degli spazi e razionalizzazione dei costi sì, ma anche spostamento e disagi. Nei giorni scorsi tra l'altro Ernesto De Bei, esponente del Pdl e fedelissimo di Tessari, è passato all'attacco, accusando la giunta Checchin di non voler procedere all'inaugurazione della nuova Disney. «Dopo quasi tre mesi di attività - punge De Bei - l'asilo deve ancora ancora essere presentato. Non voglio pensare che l'inaugurazione non si voglia fare perché la maggioranza non ne ha condiviso il progetto. Spero sia solo una dimenticanza». Immediata la replica del sindaco: «De Bei non si preoccupi che la scuola avrà la cerimonia che merita, solo che non sarà la grande inaugurazione in pompa magna che avrebbero voluto loro». Fuori le righe Checchin spiega che la Munari, bella, moderna e colorata, ha portato con sé non pochi problemi, a cominciare dal quasi inesistente contenimento dei costi energetici, dall'aggravio del leasing sui bilanci comunali e per finire proprio per il problema sollevato dai genitori della Calvino, cioè lo spostamento di una sede decentrata dalla frazione. «Adesso ci toccherà organizzare un servizio di scuolabus per i bambini di Crea - afferma Checchin - insomma, non sono tutte rose e fiori. Qualche problema questa nuova scuola lo sta creando». Motivo per cui, lascia intendere Checchin, l'entusiasmo di inaugurare la Munari è quello che è. «Lo faremo comunque - conclude Checchin - perché la scuola è di tutti, ma con una presentazione adeguata e all'interno di un dibattito sulla scuola». (f.d.g.)
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