Aperto il nuovo collegamento dal Marco Polo per le Asturie

TESSERA. L’aeroporto Marco Polo ha da alcune settimane inaugurato il nuovo collegamento aereo operato da Volotea con le Asturie, il cuore verde della spagna. Con due voli settimanali ogni lunedì e...

TESSERA. L’aeroporto Marco Polo ha da alcune settimane inaugurato il nuovo collegamento aereo operato da Volotea con le Asturie, il cuore verde della spagna. Con due voli settimanali ogni lunedì e venerdì fino al 12 settembre in due ore e mezza di viaggio la compagnia low cost spagnola, tra le 31 destinazioni offerte quest’anno in sei Paesi, raggiunge la città di Oviedo. Da qui è possibile iniziare itinerari organizzati tra la terra e il mare da due, cinque e sette giorni per conoscere le bellezze selvagge di questo territorio tra sei riserve della biosfera, quasi 1800 strutture agrituristiche con tre località principali (Oviedo, Gijon e Aviles) ricche di tracce medievali, rinascimentali o modernissime.

Il volo da Venezia a Oviedo è una grande opportunità anche per i pellegrini che vogliono raggiungere il santuario di Santiago di Compostela. Da questa città si dipana il Cammino montano lungo circa 144 chilometri per Fonsagrada e quello costiero che si snoda per 271 chilometri tra Bustiol e Castropol. Ma un’altra peculiarità di questa regione è la cucina (a prezzi più che modici)con piatti di alto livello con il pesce pescato nel freddo mar cantabrico, il tutto innaffiato dall’eccellente sidro prodotto artigianalmente, in tante diverse soluzioni. Come i formaggi che qui rappresentano una vera e propria tradizione, venduti anche nei mercatini delle varie città.

«Abbiamo deciso di puntare su questo nuovo collegamento», ha detto Valeria Rebasti, country manager di Volotea per l’Italia, «poiché la regione delle Asturie offre oltre a una varietà del paesaggio, che alterna splendidi panorami montuosi a coste frastagliate e interrotte da lunghe ed apprezzate spiagge oceaniche, anche mille possibilità di svago e divertimento».

Giulio De Polo

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia