Altre 77 telecamere a Mestre, viabilità e parchi vigilati

Dagli accessi all’aeroporto alla lettura delle targhe sul ponte della Libertà, il piano prevede di arrivare a 160 “occhi elettronici” in aggiunta ai 166 in funzione

MESTRE. Settantasette telecamere, 36 in centro storico e 41 in terraferma. Sono i nuovi occhi elettronici voluti dalla giunta comunale per potenziare il sistema di videosorveglianza, con il progetto di 160 nuove telecamere in aggiunta alle 166 già operative nella centrale della Polizia locale che avà due nuovi collegamenti con il 118 (soccorsi del Suem) e Guardia di Finanza. Intanto al Tronchetto procede la costruzione della Smart Control Room, finanziata dal PON Metro.

Delle 41 telecamere di terraferma, sei sono per la sorveglianza degli accessi stradali all’aeroporto. Quattro vigileranno gli accessi del Parco Albanese, a Bissuola per motivi di sicurezza pubblica. I dispositivi qui saranno brandeggiabili, ovvero si possono muovere dalla centrale per andare a zoomare su eventi o persone.

Utili per vigilare sullo spaccio di droghe. Sempre con finalità di sicurezza pubblica, arriverà una telecamera in piazzale Concordia a Marghera e un’altra tra via Tommaseo e piazzale Martiri delle Foibe; ancora, due a Mestre in galleria della Torre, via della Torre e riviera Magellano. Le altre vanno a controllare principalmente incroci e tratti di viabilità, con funzioni di controllo più che con motivazioni di sicurezza.

Tre verranno collocate tra cavalcavia, rotatoria e accesso alla porta blu del parco di San Giuliano. Terraglio, Miranese, Castellana, Quattro Cantoni e ancora via Trieste, via Paccagnella a Zelarino, via Einaudi e via Circonvallazione, Piazza Mercato a Marghera, via Fapanni e via San Pio X rientrano in questo progetto di aumento della videosorveglianza che sarà realizzato da Venis spa, per una spesa di di 1.095.000 euro cofinanziati dal Ministero degli Interni nell’ambito del Patto per la Sicurezza.

Se ne contano 5 a Marghera, 6 a S. Giuliano, 9 a Zelarino, 8 nel centro di Mestre, 5 a Terraglio, 4 al Parco Albanese e 1 a Chirignago. In centro storico e isole sono sei telecamere al Lido, 11 nella zona di San Marco, due a Murano, 12 nel centro storico e 3 alla Giudecca. Si aggiungono le due telecamere sul ponte della Libertà di lettura delle targhe in ingresso e uscita da Venezia. In ingresso una sarà sopra i pannelli a messaggio variabile prima dell’inizio del ponte. In uscita sarà sulla struttura appena dopo la corsia di immissione proveniente dal Tronchetto.

Il progetto raccoglie subito critiche propositive. Dall’opposizione si evidenzia che sono più le telecamere di viabilità che di sicurezza e che ci sono zone dimenticate e si auspica un confronto con il territorio per migliorare il progetto, nella sua terza fase.

Il gruppo comunale del Pd, segnala che «buona parte della Municipalità di Favaro e l’ex quartiere di Chirignago, che comprende anche Gazzera, il rione Santa Barbara e Asseggiano» sono sguarniti. In particolare Chirignago «ha solo una telecamera all’incrocio fra via Trieste e via Miranese» ma sono scoperte zone critiche che avevano già chiesto le telecamere. «L’installazione era stata sollecitata ai parchi Montessori e Rodari, a Forte Gazzera, in zona Chiesa Santa Barbara e San Giorgio, parco del Picchio; solo il Circus è previsto anche se, ad oggi, non esiste ancora il progetto», dicono i consiglieri Pd. Che chiedono risorse e un confronto per potenziare il progetto, là dove richiesto. —


 

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