Albero di Natale all’outlet commercianti in rivolta

La protesta a San Donà: «Da noi il Comune ha tagliato i fondi per le luminarie» Jesolo raccoglie invece la sfida: «Dobbiamo essere bravi a fare meglio»

SAN DONA'

Un albero di Natale già addobbato e illuminato non fa necessariamente Natale, ma poco ci manca. Oggi all'outlet di Noventa sarà acceso il mega albero all’ingresso principale che accompagnerà i visitatori fino all’epifania. Ed è già polemica tra Noventa, San Donà e Jesolo dove i commerciati sono stati presi in contropiede come ogni anno dal colosso della Mc Arthur Glenn con il suo contingente in servizio permanente ed effettivo fatto di manager, addetti al marketing e pubbliche relazioni.

Al calare della sera si accenderà il grande albero di Natale di oltre 15 metri e tutte le luminarie natalizie. Come se non bastasse, Veneto Designer Outlet lancia il concorso che mette in palio un premio da mille euro in buoni shopping, mentre sono al via anche le aperture straordinarie domenicali del centro, quattro consecutive a partire dal 27 novembre fino al 18 dicembre, oltre all’8 dicembre per le emergenze regalo dell’ultimo minuto. L'offensiva è iniziata e l'outlet aggredisce il mercato senza aspettare tanto l'Avvento e le festività, all'insegna di un Natale oltremodo laico e commerciale. Del resto l'outlet di Noventa non è certo una chiesa, anche se è divenuto un autentico luogo di culto per tanti appassionati che celebrano ogni fine settimana, domeniche aperte incluse, la liturgia dell'acquisto.

Da San Donà replicano i commercianti di via XIII Martiri: «A San Donà hanno tagliato i fondi per le luminarie, e ora dobbiamo rilanciare il centro, ad esempio invitando nuovamente gli austriaci con i loro stand enogastronomici in piazza De Gasperi come alle fiere».

Il mercatino di Natale, con i cantieri aperti in piazza, è saltato, anche se il Comune sta pensando a qualche iniziativa nei pressi del Duomo. Roberta Fumei, commerciante che siede in Consiglio: «Per il momento non sappiamo ancora il programma natalizio in città, avremo anche noi le domeniche aperte, adesso attendiamo, ma dobbiamo organizzarci».

Da Jesolo, Giorgio Pomiato, che come la Fumei siede in Consiglio comunale ed è anche uno storico negoziante di piazza Mazzini accoglie la sfida: «L'outlet parte lancia in resta? Noi dobbiamo fare di più, con un Natale che invogli davvero la gente a venire a passeggiare in città e riscoprire il negozio inteso come piccolo esercizio di vicinato. Rimane il punto fermo della proposta di ritardare i saldi ai centri commerciali e alla grande distribuzione in genere. Ci consentirebbe di affrontare ad armi pari la concorrenza spietata».

Giovanni Cagnassi

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia