Al distributore paghiamo ancora la guerra di Abissinia

 Nel 2010 l'approdo in città di cinque pompe bianche ha fatto chiudere alcuni benzinai nel centro di Mestre. Le vittime più recenti sono due Agip, uno in piazza XXVII ottobre e l'altro in via Circonvallazione. Con ogni probabilità al loro posto arriveranno pompe bianche. Al di là delle insegne, il costo della benzina conta ancora accise che sembrano non aver senso. La guerra di Abissinia del 1935 incide per 1,90 lire sul prezzo del carburante; la crisi di Suez del 1956, 14 lire; 10 lire vengono erogate per il disastro del Vajont dell'ottobre 1963; l'alluvione di Firenze del Novembre 1966 incide per 10 lire; i terremoti del Belice del 1968, del Friuli (maggio 1976) e dell'Irpinia (novembre 1980) rispettivamente per 10, 99 e 75 lire; missione in Libano (iniziata nel 1983): 205 lire; missione in Bosnia del 1996: 22 lire; rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004: 39 lire. Il totale è pari a 0,25 euro. (g.cod.)

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