Adesso Favaro ha davvero paura
Il fornaio: «La dottoressa urlava dalla terrazza, ma in laboratorio non si sentiva»

A chiamare la polizia all'alba di ieri è stato il personale del panificio Discardi che si trova a due passi dall'abitazione della farmacista Luisa Ciavatta. «Urlava - raccontano dietro il bancone - chiedeva aiuto dalla terrazza. L'hanno sentita gli abitanti del piano di sopra che erano in casa. Così ci hanno chiamato e noi abbiamo contattato le forze dell'ordine». Se non fosse stato per le urla della signora, nessuno si sarebbe accorto di nulla. «All'alba ci sono già le persone al lavoro - raccontano - ma abbiamo i macchinari accesi ed è difficile sentire i rumori. Noi qui lasciamo solo cibo, soldi mai, ma in passato sono venuti a visitarci: una volta ci hanno persino rubato tutti i San Martino che avevano in vetrina». Neppure i dipendenti della farmacia si sono accorti di alcunché, giungendo al lavoro alle 9 come tutte le mattine. «Siamo arrivati ad un punto che davvero non se ne può più - spiega
Vladimiro Artuso
(nella prima foto da sinistra) della cartoleria Da Dario a fianco alla farmacia - non si vive. Loro entrano ed escono, non ci si accorge di nulla. Qui in via Passo Rolle hanno aperto tutte le auto qualche giorno fa: c'è davvero da avere paura a muoversi. A volte guardiamo anche i clienti con sospetto, d'altronde non ci può fidare di nessuno». Sono sconvolti i negozianti per quanto accaduto alla titolare dell'attività, la quale gira spesso per Favaro anche la sera tarda con il suo cane. In zona ci sono locali aperti tutta la notte, come la pasticceria che si trova a qualche centinaio di metri. «Ho dei figli - racconta
Carmen
, che risiede nel palazzo sopra la cartoleria - non abbiamo sentito niente questa notte, ma potrebbe capitare a chiunque: sto qui da molto tempo e adesso ho paura». «La gente è esasperata - rincara la dose
Oscar Bonaldo
(nella seconda foto accanto), pasticcere del centro commerciale La Piazza - i commercianti mi fermano, mi chiedono cosa si può fare. Le persone temono per la loro incolumità sia in casa che fuori: dobbiamo chiedere alle forze dell'ordine di intervenire, così non va». «Mi spiace molto per la farmacista - commenta il presidente di Favaro,
Ezio Ordigoni
- sono costernato. Il 14 giugno è previsto un incontro sulla sicurezza al quale saranno presenti i vigili. Io ho chiesto più agenti oltre a una pattuglia notturna». Il consigliere provinciale del Pd,
Lionello Pellizzer
, punta invece il dito contro la presidente della Provincia, Francesca Zaccariotto, che a suo avviso non rispetta il Patto sulla sicurezza stipulato in Prefettura in presenza del ministro Roberto Maroni: «Patto - spiega - che prevedeva l'installazione di sistemi di videosorveglianza e il potenziamento del sevizio notturno».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video