Addio anche alla generosa Anny moglie centenaria del pittore Tito

Anna Maria Velluti abitava all’ultimo piano del palazzo di famiglia Amante della libertà e della democrazia, una vita piena e intensa 

il ricordo

Anny ha vissuto fino all’ultimo prendendosi cura delle persone care, come aveva sempre fatto nei suoi intensi e vivaci 100 anni. Mercoledì si è spenta Anna Maria Velluti, moglie del pittore Luigi Tito e mamma di Cecilia, Paolo, Lucia e Pietro Giuseppe. Il prossimo 30 gennaio avrebbe compiuto gli anni, ma la vita ha seguito il suo corso e se n’è andata naturalmente, come i fiori che lei amava tantissimo e che i figli porteranno nella cappella di famiglia. «Con lei se ne va un pezzo di storia e di Venezia» racconta la figlia Cecilia. «La mamma apparteneva a quella generazione che amava la libertà e la democrazia perché aveva dovuto conquistarsele, come il voto delle donne. Ricordava sempre con molta emozione quel giorno quando insieme a Luigi, il ragazzo che sarebbe diventato poi nostro padre, andò a Mira per votare per la Repubblica». La signora dagli occhi azzurrissimi, sempre elegante con un filo di rossetto rosso, abitava all’ultimo piano di Palazzetto Tito vicino a Campo San Barnaba ed era benvoluta da tutti: «La sua generosità e il suo affetto sono sempre stati veri e le persone sentivano la sua sincerità» prosegue la figlia «Riposerà in Riviera del Brenta nella cappella di famiglia a Sanbruson di Dolo». Anny era nata a Dolo a Villa Velluti, non distante da Villa Ettore Tito, conosciuta come ritrovo degli artisti e casa del cugino e futuro marito Luigi. Inseparabile dal suo gattino Grau, un certosino che in questi giorni sta già sentendo la sua mancanza, Anny nella vita ha scalato le amate montagne di San Martino di Castrozza e ha sempre cercato di infondere speranza e combattività ai giovani. Nella campagna veneziana aveva visto con i suoi occhi i treni carichi di ebrei correre verso i campi di concentramento: «Raccontava che, ogni volta che un treno si fermava iniziava a parlare con i tedeschi per distrarli e dare modo a chi era sui convogli di scappare» ricorda la figlia Cecilia. «L’amore con mio padre è proprio del periodo della Resistenza perché condividevano gli stessi ideali». In questi giorni i figli stanno ricevendo tantissimi messaggi di affetto. I funerali saranno lunedì nella chiesa dei Carmini alle 10.30. Poi l’ultimo viaggio verso la Riviera, circondata da ortensie e rose. —



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