A San donà Agenzia delle Entrate venduta all’asta per 400 mila euro

Ad aggiudicarsela un imprenditore trevigiano. Gli uffici non saranno spostati in via Trento, attuale sede Inps
DINELLO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - LO STABILE DI VIA VANZAN SEDE DELLA AGENZIA DELLE ENTRATE
DINELLO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - LO STABILE DI VIA VANZAN SEDE DELLA AGENZIA DELLE ENTRATE

SAN DONA'. Agenzia delle Entrate, immobile acquistato all’asta. Un imprenditore di Roncade si sarebbe infine aggiudicato la grande struttura in zona Borgovecchio che era da tempo finita all’asta con varie sedute andate precedentemente deserte. Si è presentato solo lui e pare che con un investimento attorno ai 400 mila euro si sia infine aggiudicato l’immobile che continuerà così a ospitare l’Agenzia delle Entrate che finora ha sostenuto un canone di circa 60 mila euro l’anno alla proprietà.

Non si sposterà dunque da questo quartiere nella immediata periferia della città, dove si trovano vari esercizi, tra cui il supermercato Eurospin, la frequentata tabaccheria ricevitoria Porta Est, il frizzante bar Make, la nota parrucchiera Jenny e altri. Il mancato trasferimento dell’Agenzia delle Entrate, ufficio di riferimento per i cittadini del basso Piave e litorale, bloccherà dunque una serie di operazioni rimaste in sospeso finora.

L’ipotesi iniziale, caldeggiata anche dai sindacati, era quella di un trasferimento in via Trento negli uffici Inps in modo da unire i due servizi integrandoli in un solo stabile. Ma questo sarebbe accaduto soprattutto se l’Usl, con il dipartimento di prevenzione, oggi “inquilino” dell’Inps e a caro prezzo, si fosse trasferita completamente nella sede adiacente dell’ex tribunale sempre in via Trento.

Immobile, quest’ultimo, che dopo mille vicissitudini è tornato di proprietà del leasing Bnp Paribas acceso inizialmente dai costruttori. Tutto questo non accadrà dopo il tentativo fallito dell’Usl che sembrava volesse inizialmente acquistare per circa 3 milioni di euro l’ex tribunale salvo poi rinunciare per i problemi burocratici emersi tra leasing e vecchia proprietà che non aveva più pagato le rate in seguito alla causa, persa, con il Comune.

Tutto dunque da rifare. L’Usl ha comunque dei problemi di spazio nella sede attuale all’interno dell’Inps, dove paga un canone annuale di circa 200 mila euro. Il direttore generale dell’azienda sanitaria, Carlo Bramezza, è ormai in scadenza di mandato a dicembre e difficilmente, senza una riconferma alla guida dell’Usl, procederà con altri passi importanti e investimenti cospicui sul territorio. Ma il problema dovrà essere in ogni caso risolto. 

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