Morto l’ingegner Alberto Scotti, il “papà” del sistema Mose
Era il presidente e CEO di Technital Spa, azienda specializzata in servizi di ingegneria per grandi opere, che fornisce servizi di consulenza per le pubbliche amministrazioni e per i privati. Il cordoglio dell’Ordine degli ingegneri

«Ci ha lasciato Alberto Scotti, Ingegnere di eccellente professionalità che è stato a capo del team di progettazione del MoSE. La notizia è stata data dalla Technital di Verona di cui era CEO e presidente».
I funerali si sono tenuti martedì 18 febbraio nella chiesa di San Giorgio al Palazzo, in piazza San Giorgio 2, a Milano.
La famiglia ha scritto in un necrologio apparso sui giornali milanesi. «La sua forza e la sua passione saranno con noi sempre.Lo ritroveremo ogni giorno nel nostro impegno, lo vedremo nel mare, nel vento e nei nostri cuori».
Scotti era il presidente e CEO di Technital Spa, azienda specializzata in servizi di ingegneria per grandi opere, che fornisce servizi di consulenza per le pubbliche amministrazioni e per i privati. L’ingegnere è stato a capo del pool di progettazione del sistema MoSE di Venezia. A darne comunicazione è la stessa Technital dai suoi canali ufficiali di comunicazione.
Sul sito dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia il cordoglio della comunità degli ingegneri, con il presidente Mariano Carraro.
«Con profonda tristezza partecipiamo al dolore della famiglia per la perdita dell’ingegnere Alberto Scotti, amministratore delegato di Technital S.p.A. che, con ingegno e grande passione, ha dedicato la sua attività all’ingegneria civile, marittima e ambientale, lasciando un’impronta indelebile nel panorama delle grandi opere in Italia e all’estero. Con rara competenza e instancabile dedizione tra le tante opere ha guidato, per l’intera durata della progettazione e nella fase di avviamento – tanto da esserne definito “il papà”- il progetto del MoSE, il sistema di difesa di Venezia dalle acque alte, affrontando sfide tecniche e ambientali di grande complessità. Nel corso degli anni l’ingegner Scotti ha condiviso la sua esperienza e conoscenza diventando, grazie alla sua passione per l’innovazione e l’impegno profuso, un punto di riferimento per colleghi e professionisti del settore. La comunità ingegneristica italiana perde una figura di grande prestigio, un professionista che ha saputo coniugare competenza tecnica, visione strategica e desiderio di mettersi in gioco per sempre nuove e appassionanti sfide».
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