A Mestre angioplastica da record: intervento entro 90 minuti dall’infarto

ll Programma nazionale esiti (Pne) collocala Cardiologia mestrina tra i primi tre reparti del Veneto per volume di ricoveri per infarto miocardico acuto

Sakis Themistoclakis, primario della Cardiologia dell'ospedale di Mestre
Sakis Themistoclakis, primario della Cardiologia dell'ospedale di Mestre

L'infarto miocardico, la corsa all'ospedale di Mestre e l'intervento di angioplastica entro novanta minuti dalla crisi cardiaca. All'Angelo vale per più di sette pazienti su dieci.

In Italia la media è cinque.

A dirlo è il Programma nazionale esiti (Pne) che, tra i molti traguardi raggiunti dalla Cardiologia mestrina, colloca questo Reparto anche tra i primi tre del Veneto per volume di ricoveri per infarto miocardico acuto.

Non solo: qui i pazienti con scompenso cardiaco hanno una mortalità a 30 giorni dell'1,93%, quando la media nazionale è del 9,63%. Le malattie cardiovascolari in Europa sono la principale causa di morte, superiore anche a quella per cancro.

«L'infarto miocardico acuto, ad esempio, rappresenta una delle patologie cardiovascolari più frequenti - dice il primario cardiologo Sakis Themistoclakis -, con oltre 100 mila ricoveri nel 2023 in Italia, di cui circa 7.200 nel solo Veneto.

La cardiopatia ischemica è la principale causa di morte per cause cardiovascolari con un 38% di decessi nelle donne e 44% negli uomini. Ma la buona notizia - rassicura - è che in Europa gli attuali trattamenti farmacologici e interventistici hanno permesso di ridurre la mortalità per infarto miocardico del 30% in 10 anni».

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