3V Sigma pronta a investire nella ripresa «Riapertura rallentata dalla burocrazia»

Dopo il devastante incendio che l’ha praticamente rasa al suolo, l’azienda è p ronta a ripartire. Ma la burocrazia rallenta tutto. La 3VSigma di Marghera convoca i sindacati e le Rsu ed annuncia che i soldi sono arrivati e farà partire la prossima settimana la costruzione dei basamenti e pilastri di cemento per la realizzazione dell'impianto CPm3 che produce tmpina.
L’azienda chimica è quella che nel maggio del 2020 fu distrutta da un pauroso incendio. 3V Sigma è leader mondiale di specialità come polimeri sintetici, molecole di chimica organiche.
«L’azienda ci ha convocati in modo urgente», spiega Marco Bello per le Rsu, «dicendo che sono stati sbloccati 5 milioni di euro per la ricostruzione dell’impianto mentre altri due saranno reperiti nei primi sei mesi del 2022. A marzo del 2022 si comincerà la ricostruzione dell’impianto vero e proprio. Il rischio è però che ora che sono arrivati i soldi resti tutto fermo per problemi burocratici. Mancano permessi e concessioni dagli enti locali».
A rincarare la dose è Francesco Coco della segreteria Femca Cisl. «Ora», dice Coco, «è solo un problema legato alla burocrazia. L’azienda ha ufficializzato di aver trovato le risorse per ricostruire il Cpm3. Ci sono i soldi pure per un impianto biologico per il trattamento delle proprie acque. Tra i diretti e l’indotto, la ricostruzione darebbe occupazione ad un centinaio di famiglie, oltre che a ridare vita agli impianti di Mozzo e Grassobbio in Lombardia, dove gli operai sono sono in cassa integrazione».
L’azienda già dalla prossima settimana è pronta con la palificazione in cemento armato. Successivamente con la realizzazione della carpenteria che sosterrà l’impianto. Purtroppo la burocrazia rallenta il tutto: «La Evonik», continua Coco, «è l’unica azienda oltre 3VSigma che produce la Tmpina delocalizza la sua produzione in Cina. In Europa, così l’unico impianto che produrrà la Tmpina si troverà all’interno del polo chimico di Marghera».
Chiaro l’ppello dei rappresentanti dei lavoratori: «Facciamo appello», conclude Coco, «a tutti gli enti affinchè si capisca quali problemi stiano creando i rallentamenti, e si cerchi di risolverli nel più breve tempo possibile». —
Alessandro Abbadir
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