Bosco dello Sport, stadio e arena da 275 milioni: via alla discussione sui piani di gestione

Venezia FC e Reyer Venezia pronti a gestire per 40 anni lo stadio da 18.500 posti e l’arena da 10.000. In ballo 275 milioni di euro. Lunedì il via alle commissioni. L'opposizione chiede chiarezza, il vicesindaco rassicura: «Offerte migliorabili in gara»

Mitia Chiarin
Bosco dello Sport: rendering
Bosco dello Sport: rendering

Quattro milioni di euro in più nel bilancio per il Bosco dello Sport per sostenere l’aumento dei costi delle materie prime. Ma i fari ora sono tutti accesi sui piani di gestione di stadio e Arena a Tessera. Comincia da lunedì, con quattro commissioni già calendarizzate, la discussione sui piani di gestione di Venezia Fc e Reyer Venezia Spa che puntano ad aggiudicarsi, per 40 anni, lo stadio da 18.500 posti (cantieri al via da luglio) e l’Arena da 10 mila. Assieme le due partite valgono 275 milioni.

Lo stadio

Partiamo dallo stadio: ad un canone di concessione di 15 milioni e 663 mila euro vanno aggiunti 33 milioni di migliorie e 72 milioni di manutenzioni ordinarie e straordinarie. Il totale è di 120 milioni e 670.943 euro. Per l’arena ad un canone di concessione di 26 milioni e 201 mila euro si aggiungono da parte di Reyer quasi 20 milioni di migliorie e 109 milioni di euro tra manutenzioni ordinarie e straordinarie. Il conto finale è di quasi 154 milioni e mezzo di euro.

Il Bosco dello Sport costa 4 milioni in più. «Ritocco dovuto all’adeguamento prezzi»
Il cantiere del Bosco dello Sport

Lo stadio costerà 3 milioni l’anno al Venezia Fc scivolato in serie B. E quasi 4 alla Reyer, società del trust del sindaco. Il palasport da mille posti in via del Granturco, è una partita minore. MestreFenice di calcio a cinque e Basket Mestre lo vogliono gestire per vent’anni spendendo 1 milione e mezzo di euro. E sarà il primo ad aprire, da fine anno.

Opposizione all’attacco

In consiglio comunale l’opposizione è già in fibrillazione. «Niente fretta, ci sono centinaia di pagine da valutare e studiare e ci prenderemo tutto il tempo che serve. Noi sicuramente vogliamo massima chiarezza e valutare pro e contro delle proposte», avvisa Giuseppe Saccà del Pd. Marco Gasparinetti (Terra e Acqua) si prepara alla battaglia.

«L’equilibrio economico dell’operazione andrà valutato a cantieri completati, non prima», dice. «Quello approvato in giunta è un bando su un prezzo richiesto rispetto al costo degli impianti. Quindi daremo battaglia non appena avremo acquisito il testo integrale della delibera».

Il vicesindaco, leghista, Andrea Tomaello cerca di rasserenare: «Le offerte vanno prese come una sorta di basi d’asta. Una volta che il consiglio voterà l’interesse pubblico, ci sarà una ulteriore gara e le proposte, sempre migliorative, potranno arrivare da altri proponenti oppure dai tre che sono in corsa. E dovranno offrire di più». —

 

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