«Una commissione sui fosfogessi»

La chiede Pellizzer (Pd) per far luce sulle criticità emerse

CAMPALTO. I cittadini ci credevano e come loro le tante persone che percorrono spesso e volentieri la “ciclovia” delle barene transitando in bici tra Campalto e San Giuliano. Pensavano che presto l’area dei fosfogessi scaricati negli anni Sessanta lungo la gronda lagunare potesse diventare fruibile ed essere inglobata nel polmone verde di Mestre. Niente da fare. Il collaudo finale del sarcofago, realizzato per salvaguardare l’ambiente circostante dalle scorie, presenta delle criticità e dunque necessita di un costoso risanamento. Per questo il consigliere provinciale del Pd, Lionello Pellizzer, durante una delle ultime sedute prima che la Provincia decadesse, ha chiesto una commissione ad hoc. «I costi della messa in sicurezza del sito», osserva, «ammontano a 29 milioni di euro e a distanza di quasi 18 anni siamo ancora al punto di partenza. Ci sono forti dubbi sul fatto che il percolato costituito dalle acque contaminate possa defluire all'esterno della discarica, in laguna o verso il canale Osellino. L'area perciò è ancora recintata e quindi è al momento impossibile proporre un qualsiasi progetto di utilizzo dell'area. Il Pd, la Municipalità di Favaro e le associazioni chiedono da anni un Piano guida per la sistemazione definitiva di tutta la gronda lagunare da San Giuliano sino a Tessera e, stante la situazione, l'area dei fosfogessi non sarà utilizzabile ancora per molti anni. Nella relazione di collaudo risulta che il Consorzio Venezia Nuova ha proposto un progetto di risanamento che costerebbe altri 8-10 milioni di euro o, in alternativa, un secondo progetto dal costo di 1 milione "una tantum" più 150.000 euro annui per il trasporto delle acque contaminate in discarica. Chiediamo dunque di far piena luce sulle criticità che sono emerse, di mettere in sicurezza definitiva l'area e di accertare eventuali responsabilità o negligenze». (m.a.)

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