Mazzola è carico: «Pronto a una nuova stagione stavolta senza infortuni»
l’INTERVISTA
Vcanze lunghe (Formentera, montagna, Grecia), e un occhio alla prossima stagione. Valerio Mazzola si scrolla di dosso mesi complicati (l’infortunio muscolare a Kazan a inizio novembre, la ricaduta, le difficoltà incontrate al rientro con situazioni tattiche mutate per necessità nel corso del tempo), la sua permanenza alla Reyer non è mai stata in discussione, al di là dell’anno garantito di contratto con il club e dei rumors che davano Venezia sulle tracce di Gaspardo. Mazzola è uno dei quattro giocatori con status italiano riconfermati (insieme a De Nicolao, Tonut e Cerella) e inizierà la quarta stagione con la Reyer. «Non è stata un’annata facile», ha ammesso l’ala-pivot ferrarese, «l’infortunio di Kazan, ma soprattutto la ricaduta quando ero prossimo al rientro, non ci volevano. Quando stai fuori a lungo, devi sempre rincorrere. Adesso sto bene, sarà una stagione regolare come programmazione».
Durante la sua assenza, De Raffaele è stato costretto a spostare Stone nel ruolo di ala alta, tanto che al rientro Mazzola ha dovuto destreggiarsi più sotto canestro, come alternativa a Watt o Vidmar, che non fuori dall’area colorata. «La squadra si sta modificando, rispetto alle passate stagioni, ma i punti fermi sono rimasti. Oltre ai nuovi innesti, possiamo dire che il coach potrà avere in più sia il sottoscritto, ma soprattutto Bramos, fuori gioco per infortunio nella seconda parte del campionato. Sto per iniziare la mia quarta stagione con la Reyer, non mi sento “vecchio”, anche perché devo recuperare le ultime due stagioni, la prima cancellata dal virus, la seconda condizionata dall’infortunio in Eurocup». Tonut e Vitali sono volati alle Olimpiadi.
«Non so che darei per essere con loro, è una partecipazione storica, la ricorderanno per sempre, anche perché è il risultato di una prestazione straordinaria contro la Serbia». È cambiata la formula dell’Eurocup. «Sarà molto più impegnativa con 18 partite sicure da disputare, con l’incertezza dettata dalla fase successiva a eliminazione diretta con gare secche, senza appello. Passano 8 squadre su dieci nei due gironi, diventa importante cercare di terminare più in alto possibile in classifica la regular season per poter contare sul fattore campo, anche se saranno favorite le squadre che arriveranno senza infortuni». —
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