«Triestina 68», la muffa è padrona

Favaro. Umidità, tubi rotti, vano ascensore allagato, ma l'Ater non ha soldi
Una foto di repertorio del condominio Ater di via Triestina 68 dove gli inquilini si lamentano per la mancanza di lavori di manutenzione
Una foto di repertorio del condominio Ater di via Triestina 68 dove gli inquilini si lamentano per la mancanza di lavori di manutenzione
 
FAVARO.
Infiltrazioni di acqua piovana, muffe, umidità nelle pareti esposte a Nord, vano ascensore che si allaga ad ogni pioggia, tubature che si rompono. Siamo nel complesso Ater denominato «Quartiere Triestina 68», l'ex Pantera Rosa, noto per le proteste degli inquilini, quasi 800 persone. Ieri mattina la VII commissione comunale assieme al commissario pro tempore dell'Ater, Stefano Angelini, e all'assessore al Patrimonio Bruno Filippini, si è recata in sopralluogo agli appartamenti, per rendersi conto dello stato di usura: il presidente del comitato inquilini, Giancarlo Cemolin, ha spiegato le problematiche dei 208 appartamenti alle quali finora non è stata data risposta. Sullo sfondo c'è poi un'ulteriore questione: quella della vendita degli alloggi. Tre mesi fa l'Ater aveva inviato le lettere agli inquilini per capire in quanti sarebbero stati interessati a comperare gli alloggi: i prezzi sono stati ritenuti esosi per i tanti lavori da fare e Cemolin provocatoriamente suggerisce la demolizione del complesso. Il caso di via Triestina 68 si inserisce nella più ampia vicenda del Piano delle vendite che prevede l'alienazione di 5 mila alloggi. L'ultima legge approvata dalla giunta Galan, ma non dal consiglio, e che finora la giunta Zaia non ha mai preso in esame, vede la messa in vendita al valore commerciale di mercato, abbattuto del 20%. A questo punto però le aste vanno deserte e l'Ater effettua interventi di contenimento del degrado ma non straordinari, altrimenti il costo dovrebbe essere poi caricato sui futuri compratori. Un cane che si mangia la coda insomma. Il comitato inquilini denuncia le precarie condizioni degli immobili, mette le mani avanti sul prezzo di vendita: «L'Ater dimentica - spiega Luca Vianello amministratore del Quartiere 68 - che per mettere a posto il fabbricato ci vorrà almeno un milione e mezzo. Va poi detto che sono troppi gli inquilini morosi e le assegnazioni agli extracomunitari che hanno un alto punteggio: entrano negli appartamenti e li subaffittano. Il sovraffollamento produce un aumento dei consumi incontrollabile che si riversa sugli altri condomini, costretti a prevedere un fondo di accantonamento per fronteggiare la morosità».  Angelini ha annunciato che esiste un programma globale di interventi di manutenzione in tutta la Provincia che dovrebbe partire a marzo. L'ingegner Comencini di Ater ha illustrato lo stato dell'arte in un momento di passaggio, quello del commissariamento di tutte le Ater. «In questo momento - spiega il presidente di commissione Alberto Mazzonetto (Lega) - la questione primaria è quella delle manutenzioni. Ater e Comune hanno 5 mila alloggi per ciascuno, ma le risorse mancano. Il nostro obiettivo è effettuare sopralluoghi in molti immobili».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia