«Sposalizio del mare» il sindaco getta l'anello ma cede il timone a Giusto

In alto la bissona Serenissima al timone della quale c’era Giusto Sopra lo «sposalizio del mare» A sinistra premiazione della regata
E' un matrinonio inossidabile, quello tra Venezia e il Mare Adriatico e anche ieri, nel giorno della Festa della Sensa, si è rinnovato l'antico rito dogale dello «sposalizio del mare», con il sindaco Giorgio Orsoni a gettare in acqua il fatidico anello e a pronunciare la formula di rito: «Desponsamus te mare, in signum veri perpetuique domini», ti sposiamo mare, in segno di vero e perpetuo dominio. Orsoni, - non più al timone della bissona Serenissima, come annunciato, che guidava il folto corteo di barche a remi che di buon mattino al Bacino di San Marco ha raggiunto San Nicolò al Lido - dopo aver lanciato nelle acque una corona d'alloro in ricordo di tutti i caduti in mare, ha gettato in mare appunto l'anello benedetto da Monsignor Beniamino Pizziol, da pochi giorni Vescovo di Vicenza.
La festa della Sensa venne istituita intorno all'anno Mille per commemorare la conquista della Dalmazia da parte del doge Pietro Orseolo II, venne scelto il giorno dell'Ascensione perché fu lo stesso giorno in cui il doge partì con la sua spedizione, liberando il mare Adriatico dalla pirateria e incoronando la Serenissima regina del mare. La cerimonia millenaria celebra quindi insiene l'Ascensione di Cristo e ribadisce, ogni anno, il rapporto di Venezia con il mare. Alla manifestazione hanno partecipato numerose autorità civili e religiose, tra cui, oltre al prefetto Lamorgese, i sindaci dei comuni di Forno di Zoldo e di Zoldo Alto, nel bellunese, che ieri hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento del «Gemellaggio Adriatico». L'arrivo del corteo acqueo è stato accolto calorosamento da un folto pubblico assepato lungo le rive del Lido, punto d'arrivo anche della Regata della Sensa su gondole a quattro remi, di cui riferiamo a parte. Ma la novità è stata anche il «cambio della guardia» dell'ultima ora al timone della serenissima durante la cerimonia della Sensa. Avrebbe dovuto infatti esserci lo stesso sindaco Orsoni, assistito anche da una campionessa del remo come Gloria Rogliani, prendendo il posto di Giovanni Giusto, presidente del Coordinamento delle remiere e consigliere comunale della Lega. Giusto aveva per questo preso cappello - e in diversi all'opposizione avevano grodato a una discriminazione di carattere politico nei suoi confronti - ma a fare da paciere era stato lo stesso assessore al Turismo Robero Panciera che aveva per primo proposto a Orsoni di fare da timoniere, legando il cambio anche ai 150 anni dell'Unità d'Italia. Ma alla fine è stato lo stesso sindaco a rinunciare - per evitare evidentemente sterili polemiche - lasciando a Giusto la conduzione della Bissona.
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