Rapina con ostaggi, preso il basista

JESOLO. Lo hanno identificato qualche settimana dopo la rapina commessa all’Antonveneta a gennaio e finita con l’arresto dei complici subito dopo il colpo. A Claudio Monaco, 22 anni, residente a Jesolo Paese e di origini campane, i carabinieri del Nucleo Investigativo del capitano Enrico Risottino, sono arrivati passando al setaccio possibili conoscenti dei tre rapinatori finiti in carcere. I tre, tutti trasfertisti campani, dovevano per forza, secondo i carabinieri, avere un basista in zona. E alla fine lo hanno trovato. Monaco, hanno ricostruito gli investigatori dell’Arma, non solo ha svolto i sopralluoghi nella banca, ma il giorno prima del colpo è andato al Marco Polo a recuperare uno dei rapinatori arrivato con l’aereo. Tanto da essere visto assieme allo stesso rapinatore da alcuni vicini di casa del giovane. Inoltre lui e il compare sono stati ripresi dalle telecamere del sistema di videosorveglianza del Marco Polo mentre escono dall’aerostazione. Dopo la rapina doveva ospitare i tre banditi, che però prima sono stati arrestati. Quando il giovane ha capito che l’aria attorno a lui si stava facendo pesante, è scappato. Si è rifugiato in Germania, ospite di alcuni compaesani. Tre giorni fa è rientrato in Italia, non si capisce perché e ha trovato ad aspettarlo i carabinieri, che gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
La rapina è avvenuta il 29 gennaio scorso. Due dei rapinatori sono saliti dalla Campania a bordo di una "Fiat 500", mentre un altro in aereo. Erano sicuri che il colpo alla banca avrebbe fruttato parecchio denaro. Del resto il venerdì le banche caricano il bancomat per il fine settimana e se si riesce ad accedere al piccolo forziere, l'ingente bottino è assicurato. Presi i soldi, dopo aver tenuto in ostaggio nove persone, i tre banditi sono usciti. Ma fuori hanno trovato i carabinieri del Nucleo Investigativo di Mestre e della compagnia di San Donà che li hanno arrestati. In manette sono finiti tre napoletani. Sono stati arrestati Angelo Raimondo, 24 anni, Giuliano Palma, (21), incensurato, e Giuseppe Pisani (28). Raimondo era latitante e ricercato per un'altra rapina compiuta a Napoli. Il colpo finito con gli arresti è avvenuto all'Antonveneta di via Levantina 75. Intorno alle 15.30 di quel venerdì una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Investigativo del capitano Enrico Risottino, era in zona per un servizio di contrasto alle rapine nel fine settimana. A un certo i militari notano una Fiat 500 che fa alcuni passaggi davanti all'Antonveneta. Un comportamento che suscita nei carabinieri dei sospetti. La pattuglia si ferma non lontano della banca e osserva gli occupanti dell'utilitaria. A un certo punto due dei tre che sono in auto scendono. Uno, come un normale cliente, entra in banca, l'altro lo segue pochi minuti dopo. All'apparenza come due normali clienti. Ma i carabinieri si rendono conto che si tratta di banditi. Arrivano altri militari e all’uscita i tre banditi vengono arrestati.
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