Morti in casa di riposo a Marghera: «Chiediamo giustizia per i nostri genitori»

Il comitato famigliari degli anziani ospiti nella Residenza Venezia si appella alla Magistratura: «Da mesi attendiamo le indagini»
 
Residenza Venezia - omaggio floreale dei parenti agli ospiti defunti da Covid 19. Celebrazione delsacerdote
Residenza Venezia - omaggio floreale dei parenti agli ospiti defunti da Covid 19. Celebrazione delsacerdote

VENEZIA. «Sono passati mesi e dalla magistratura ancora nessuna risposta». È una sofferenza nella sofferenza, una via crucis che stenta a terminare quella dei figli di genitori morti a causa del Coronavirus, all’interno della Residenza Venezia, la Rsa di Marghera finita tra aprile e giugno al centro dei riflettori a causa della lunga lista di morti legate al Covid-19.

Durante i mesi bui del lockdown, oltre un terzo dei deceduti delle Rsa veneziane, erano ospiti della Residenza, che a inizio aprile aveva registrato il più alto numero di contagiati in case di riposo della città. Molti dei famigliari degli anziani ricoverati, si sono rivolti a un legale di riferimento.

«La nostra sofferenza continua», spiega il portavoce dei famigliari «non abbiamo pace. La magistratura non ci da alcuna informazione, vorremmo sapere se qualcuno si è preso a cuore e in carico la nostra richiesta di giustizia. Noi combattiamo ogni giorno con la burocrazia ma non ci arrendiamo. La cartella clinica di mio suocero da parte della Rsa, mi è stata consegnata dopo tre mesi. Quella dell’ospedale dell’Angelo, dove è rimasto per pochi giorni, dopo quattro mesi, Villa Salus mi ha assicurato che di mesi ce ne vorranno meno. Dolore che si aggiunge al dolore, specialmente nel leggere cosa è accaduto ai nostri cari. Una trafila fatta di solleciti che fanno riaffiorare momenti che si vorrebbero dimenticare, ma che abbiamo impressi nella mente perché chiediamo giustizia».

Il comitato domanda di sapere «a che punto è la magistratura con le indagini», se sia stato nominato un Pm, se ci siano stai sequestri, accertamenti conseguenza degli esposti e delle querele, teme che il passare dei mesi affievolisca l’urgenza di conoscere «se ci siano state delle leggerezze, delle irregolarità, degli illeciti e divengano più labili e difficili da individuare le tracce dell’accaduto».

Domande lecite, specialmente perché in altre parti d’Italia, le indagini stanno procedendo. «Non si sa nulla, forse ci vogliono tenere allo scuro, non darci informazioni». In molti si sono affidati, per ottenere giustizia, allo studio legale Trivellato&De Luigi di Mestre, specializzato nella gestione di questo genere di cause. Il comitato famigliari – ricordiamo – ha stilato una lista precisa di nomi e cognomi di anziani e persone fragili morte di Covid, quasi 40 per i famigliari, meno di 30 per la Residenza Venezia. Chiudono: «Quello che chiediamo sono risposte». —


 

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