L'intero paese sconvolto dal dolore

Lacrime per la piccola Valeria, morta in auto a soli 5 mesi: «Un frugoletto»
Da sinistra l’auto distrutta dopo lo schianto nel Padovano, la piccola Valeria nella culla e papà Victor, operaio a Monfalcone, con la sorellina maggiore. La mamma è ricoverata a Camposampiero
Da sinistra l’auto distrutta dopo lo schianto nel Padovano, la piccola Valeria nella culla e papà Victor, operaio a Monfalcone, con la sorellina maggiore. La mamma è ricoverata a Camposampiero
 
ASSEGGIANO.
Asseggiano e i suoi abitanti si risvegliano scossi dal dolore quando scoprono che quel frugoletto di soli 5 mesi - che qualche tempo fa vedevano passare in braccio alla madre - non c'è più, ha perso la vita in un incidente stradale. La piccola Valeria Gutul se n'è andata mercoledì mattina, in un incidente scioccante all'altezza della chiesa di Rustega, nel Padovano. Era nel sedile posteriore insieme alla sorellina più grande quando la madre Valentina - probabilmente per una disattenzione, purtroppo fatale per la piccola - è andata a scontrarsi con il pilastro che delimita lo spazio del sagrato. L'impatto è avvenuto senza alcuna frenata da parte di mamma Valentina, 26enne residente da poco a Massanzago, che ha piegato il pilastro, sebbene guidasse ad una velocità moderata. La piccola Valeria aveva visto la luce proprio tra la gente di Asseggiano, dove la sua famiglia aveva risieduto fino a circa tre mesi fa; una famiglia di quelle tranquille la loro, con il padre Victor operaio a Monfalcone e la mamma ausiliaria al Centro Nazaret di Zelarino. La famiglia viveva nell'appartamento situato proprio a fianco alla chiesa Madonna del Suffragio, ad Asseggiano, sopra il Bar Colibrì, l'unico in paese; una famiglia di confessione ortodossa che era però riuscita ad affittare la casa anche grazie al sostegno della parrocchia cattolica. «L'aiuto al prossimo sta alla base», commenta don Marco Scaggiante, parroco di Asseggiano. Proprio anche grazie a degli aiuti della parrocchia erano riusciti a sostenere le spese dell'affitto, segno comunque di un interesse della comunità per questa famiglia seria e laboriosa.  Un affetto che testimoniano le persone che abbiamo incontrato nei punti chiave del paese. «Quel che è successo mi lascia sconvolta, mi ricordo benissimo anche della mamma», dichiara Carla Mion, catechista della parrocchia. «Me la ricordo con il pancione e con l'altra bambina a fianco», aggiunge il marito di Carla.  Veramente affranto il titolare del bar Colibrì, che vedeva spesso la famiglia riunita, con la presenza anche di nonna Maria, madre di Valentina: «E' veramente un dispiacere questa scomparsa: anche se da alcuni mesi si sono trasferiti, mi resta il bellissimo ricordo di quando l'ho vista con il pancione - afferma il barista - una vita così breve per la piccola Valeria... sono cose che lasciano sconvolti». Don Marco Scaggiante è senza parole: «Una scomparsa che tocca nel profondo, anche se i nostri rapporti non erano così stretti».  Gli aggiornamenti appaiono tranquillizzanti: Gianni Meneghel, compagno di Tamara, nonna paterna di Valeria conferma: «La situazione è migliorata, Valentina ha aperto gli occhi, riesce a parlare e respira autonomamente; non è stata dichiarata ancora fuori pericolo - prosegue - il fegato ha subito un trauma molto forte». Affranto quanto le due donne, Meneghel conclude: «Siamo tutti distrutti, Tamara per prima perché è venuta a sapere subito dell'accaduto». Resta poi la mamma di Valentina Raru, Maria: «Maria ha scoperto solamente stamattina dell'accaduto, ieri non riuscivamo a rintracciarla in alcun modo, solamente oggi è riuscita a raggiungerci all'ospedale di Camposampiero, è distrutta».

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