«L’hanno violentata nel parcheggio»

Diciassettenne mestrina non ricorda nulla perché era ubriaca: secondo un testimone tre individui stavano abusando di lei
Di Enrico Ferro
BARSOTTI - PARCHEGGIO L DELLA FIERA
BARSOTTI - PARCHEGGIO L DELLA FIERA

Una ragazza mestrina di 17 anni lasciata sola e ubriaca nel bel mezzo di un parcheggio, un testimone che sostiene di aver assistito alla violenza sessuale da parte di tre giovani e la polizia che dall’altra notte indaga mettendo in campo gli investigatori della squadra mobile. È il giallo che incombe sul Pride Village che si sta svolgendo alla Fiera di Padova e che va avanti ormai da parecchie settimane.

Un ragazzo, andando a recuperare l’auto nel piazzale, sostiene di aver visto la giovane circondata da tre individui che stavano abusando di lei. E quando si sono resi conto di essere stati scoperti, l’hanno lasciata a terra e sono scappati. Mancavano pochi minuti alle 3 di notte.

L’allarme. Una scena forte quella vista nella notte tra mercoled’ e ieri, ombre che si muovono tra le auto e le aiuole del parcheggio “L” della Fiera diPadova ma che sembrano lasciare pochi dubbi al testimone che ha lanciato l’allarme. L’avventore del Pride giura infatti di aver visto la ragazza completamente in balìa dei tre: prima uno, poi gli altri due avrebbero avuto rapporti sessuali con lei. E quando qualcuno dei passanti ha chiesto loro spiegazioni, questi sarebbero fuggiti lasciandola lì, quasi priva di sensi.

Dopo pochi minuti sono accorse le volanti della polizia e un’ambulanza del Suem. Il corpo a terra era quello di una diciassettenne di Mestre, risultata ubriaca al limite del coma etilico.

Notte di follia. Dopo aver trascorso tutta la notte in ospedale per disintossicarsi dall’alcol, la ragazza ieri pomeriggio ha parlato con gli investigatori della squadra mobile di Marco Calì. A loro ha detto di aver raggiunto il Pride Village con un amico ma di aver incontrato altri conoscenti nel corso della serata. Con loro ha bevuto di tutto, ha ingollato spritz, vino, cocktail di ogni genere. Ad un certo punto l’alcol ha preso il sopravvento e la giovane non ricorda più nulla. Secondo gli investigatori della Mobile potrebbe aver incrociato il gruppo di ragazzi all’uscita dal Pride, a fine serata: un primo approccio, un bacio appassionato, i tre che la circondano e approfittano di lei.

L’indagine. Tutto nasce dal moto di indignazione dell’avventore che vede la scena e prima chiede spiegazioni ai tre in questione, poi telefona alla polizia segnalando la loro fuga. La diciassettenne veneziana ieri è stata visitata in ospedale a Padova e sottoposta a tutti gli accertamenti ginecologici ma non sono stati trovati segni di violenza. Motivo per cui i poliziotti della squadra mobile procedono per il reato di “atti sessuali con una minorenne”. Stando ad ora sembra decadere infatti l’ipotesi di violenza formulata in un primo momento in base al racconto fornito dal testimone. Non è escluso che possano risultare utili all’indagine anche le immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza del parcheggio della Fiera.

Del fatto è stato informato anche il tribunale dei Minori di Venezia. I genitori della ragazza diciassettenne si sono precipitati in ospedale a Padova a tarda notte e ieri mattina hanno parlato a lungo con i poliziotti della squadra mobile che seguono il caso. Lei è una ragazza per bene: nessun precedente penale, carriera scolastica brillante, famiglia impeccabile. L’obiettivo ora è quello di fare luce sul suo folle giovedì notte.

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