«La movida notturna ci fa impazzire»

MIRANO. Movida, l’altra faccia della medaglia: non solo locali tartassati dai controlli, ma anche residenti esasperati. Il Comune è tra due fuochi, nella difficile posizione di dover garantire una sempre più ardua convivenza tra esercenti e abitanti del centro storico.
Il problema è noto: la movida a Mirano porta ricchezza e vivacità, ma anche qualche disturbo. I residenti chiedono più controlli, puntano il dito contro i locali, soprattutto i più rumorosi, che però si difendono affermando di essere in regola e di non poter controllare anche ciò che avviene oltre i plateatici, in strada. Il caso de “La Gineria”, il cui titolare tre settimane fa ha minacciato di chiudere dopo l’ennesima multa per schiamazzi, ha provocato la solidarietà degli altri bar e dei clienti, ma anche il risentimento dei residenti della piazza.
In particolare di via Barche. Gli abitanti mettono sul tavolo non solo le lamentele, ma anche i dati: quelli, ad esempio, rilevati dall’Arpav, che ha monitorato il rumore proveniente dalla strada lo scorso maggio, per due giorni nel fine settimana, tra le 22 di sera e le 6 del mattino. Il livello di rumore percepito dai ricettori è stato tra i 58,5 e i 61,5 decibel, quando il valore di riferimento previsto per legge di notte è di 50 decibel. Dunque non conforme. I grafici tra l’altro mostrano un crollo dei valori proprio nel momento in cui la presenza di persone in via Barche cessa, poco dopo le due di notte, a locali appena chiusi, ben oltre dunque i limiti d’orario imposti dal Comune.
Lo scorso luglio, anche a seguito di quei rilevamenti, si era pronunciata l’Asl 13 che aveva confermato l’eccesso di immissioni sonore derivanti dalla presenza di persone in strada, connessa all’apertura dei locali.
Uno, ma non l’ultimo esposto dei residenti, che minacciano anche azioni legali se non si invertirà la tendenza, spiega così il disagio di chi vive in centro storico: «Rumori e schiamazzi non ci permettono di riposare, alcuni di noi hanno gravi disturbi del sonno che si riflettono sul benessere psichico e fisico. A questo si aggiunge anche l’aumento del traffico notturno su via Barche, con auto, moto e persone alterate dall’alcol».
Il sindaco Maria Rosa Pavanello: «Le rilevazioni parlano di sforamento dei livelli di rumore, ma dicono anche che non è possibile stabilire quanto ciò sia dovuto agli avventori o altre persone che stazionano o passano nella via. Il Comune si è sempre adoperato per salvaguardare i residenti, invitando i locali al rispetto delle ordinanze. La buona convivenza non può che venire dalla convergenza tra il rispetto delle regole, il buon senso e la capacità di comprensione di tutti».
Filippo De Gaspari
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