«La maestra picchia i bambini» Polemica sulla denuncia in rete

San Donà. Le accuse sul profilo Facebook “Occhio Sandonatese”. Il preside della Onor: querelo L’associazione si difende: abbiamo parlato con i genitori. Il sito oscurato per alcune ore

Maestra troppo nervosa con gli alunni, discussa denuncia pubblica in rete da parte di un profilo sul socialnetowork Facebook. Mercoledì compare il "post" sul profilo "Occhio Sandonatese" che in serata viene sabotato da qualche lettore riuscito a bloccare l'account, ovvero a bloccare l'intero profilo in rete. Ma ormai erano già arrivati decine e decine di commenti e la denuncia ha fatto il giro della città e soprattutto le famiglie degli studenti della scuola elementare.

La denuncia, che i responsabili del profilo sul socialnetowork sostengono di aver verificato con i genitori stessi, parlava di una docente in procinto di pensionamento, con problemi familiari, che scaricava le sue tensioni sui bambini, alcuni dei quali avevano anche pianto e raccontato tutto a casa dopo aver subito questa violenza psicologica. In un periodo in cui le violenze perpetrate a scuola dai docenti occupano le pagine dei quotidiani e delle televisioni, è chiaro che la sensibilità delle famiglie e dell'opinione pubblica, facilmente accesa dalla rete, è sfuggita a ogni controllo. Il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Onor, di cui la scuola fa parte, il professor Vincenzo Sabellico, ha già annunciato azioni legali a tutela dell'istituto e dei docenti. Alcuni genitori hanno raccolto firme contro la denuncia comparsa in rete e i responsabili del profilo.

I fondatori e coordinatori di Occhio Sandonatese però si difendono: «Abbiamo pubblicato la denuncia in rete dopo aver discusso con i genitori. Si parlava di una maestra vicina alla pensione con seri problemi familiari che era molto tesa e nervosa e scaricava tutto sugli alunni, alcuni dei quali non hanno retto. Apprezziamo la disponibilità al dialogo del dirigente scolastico con il quale cercheremo di chiarirci». Hanno poi criticato la diffusa omertà seguita alle polemiche, il fatto che le mamme, che prima avevano segnalato gli episodi, non si siano più fatte sentire.

Ieri nel primo pomeriggio il profilo Facebook è comunque ricomparso dopo il sabotaggio. Il preside dell'istituto ha cercato di non allarmare la scuola: «Non ci sono docenti in questa situazione, vicine al pensionamento. Già questo è un primo aspetto controverso. La scuola è molto sensibile a ogni situazione critica e non abbiamo avuto segnali di questo tipo da alcuno, altrimenti saremmo subito intervenuti. Per questo ci riserviamo eventuali azioni legali a tutela della professionalità e onorabilità dei docenti. Attendiamo di parlare con i responsabili del profilo che dovranno chiarire molti aspetti della denuncia pubblicata in rete che, a nostro avviso, getta fango sulla scuola ed è sfuggita di mano sulla scia degli episodi di violenza avvenuti nelle scuole d'Italia e giustamente denunciati».

Giovanni Cagnassi

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