La festa di San Michele si "allarga"

Più luoghi e più giornate per il patrono della città

MESTRE. Musica (anche sul tram), feste e spettacoli fino all’11 novembre per 46 giorni di festa compresi tra San Michele, patrono della città, e San Martino, festa della tradizione. È questo il nuovo volto del classico settembre di Mestre che cambia pelle e nome. Da Mestre in centro si trasforma nelle Città in festa coinvolgendo anche i quartieri e distribuendo feste e spettacoli in tutte le piazze della terraferma anche se, fulcro della rassegna, rimarrà piazza Ferretto. Il programma è stato presentato ieri dal sindaco Luigi Brugnaro - «un programma possibile grazie al coinvolgimento di molte realtà»- e dagli assessori Paola Mar (turismo) e Rossana Pavan (commercio).


Un calendario che, per la prima volta, mette insieme e offre in un solo pacchetto tutte le iniziative - organizzate anche da enti diversi - che riguardano la terraferma. Anche perché sul piatto ci sono circa gli stessi soldi dell’anno scorso: 70 mila euro, in parte messi da vela e in parte da alcuni sponsor. Rispetto all’anno scorso sparisce la Piazza dei sapori della Confesercenti - la proposta di sostare la manifestazione dalla piazza è stata respinta - mentre tornano le bancarelle di MestrEuropa. Ieri però non c’erano i rappresentanti delle associazioni di categoria. «Bene che il comune abbia deciso di organizzare una serie di iniziative», spiega Maurizio Franceschi, Confesercenti, provando a tendere una mano «ma ci piacerebbe anche ce ci fosse un confronto nel merito sulle cose da fare: a oggi un confronto vero con le categorie non c’è stato».
 

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