Jesolo, la movida cambia pelle le discoteche diventano disco-bar

JESOLO. Da discoteche a discobar. La movida cambia pelle e si adegua a un’estate all’insegna del post coronavirus con ancora tante incognite. Il Silb, sindacato dei locali da ballo, con il presidente provinciale Franco Polato, titolare del Gasoline Road Bar di Jesolo in piazza Mazzini, sta affrontando la stagione alle porte con un costante dialogo che ha coinvolto i gestori e le amministrazioni comunali per elaborare nuovi progetti e organizzazioni delle strutture.
Al lido di Jesolo, capitale del mondo della notte, Polato ha già chiamato a raccolta i gestori. L’ipotesi è di dare la possibilità ai 7 locali con licenza di pubblico spettacolo di depositare momentaneamente la licenza del ballo e sfruttare le strutture per la somministrazione di cibo e bavande. «Ne abbiamo discusso con i locali che hanno la licenza di pubblico spettacolo, ovvero King’s, Muretto, Vanilla, Capannina, Maxim, Gasoline Road Bar e Mai Tai» spiega Polato «e l’interesse c’è stato subito. I locali torneranno un po’alla concezione del discobar. Ci potrà essere un Dj set o anche un concerto, musica live, e contemporaneamente si potrà bere un drink e mangiare qualcosa. Fermo restando tutto quanto è previsto da protocolli, decreti del governo, ordinanza regionale. Molti dei locali già avevano ristorazione e quindi non sarà un problema. Poi saranno rispettate le distanze tra i tavoli, mascherine gel e quant’altro sarà necessario nel rispetto delle normative. Non si potrà ballare ovviamente in pista. Un modo nuovo di vivere i locali senza però chiudere. Il dialogo con il Comune è stato positivo in particolare a Jesolo e abbiamo avuto un importante sostegno».

L’assessore al commercio del Comune di Jesolo, Alessandro Perazzolo, sta lavorando giorno dopo giorno per realizzare l’impianto normativo che consentirà questa importante modifica nei principali locali di Jesolo. Obiettivo, velocizzare i passaggi burocratici e consentire la organizzazione delle strutture all’insegna del nuovo sistema che consentirebbe almeno di aprire in sicurezza. Gli operatori del mondo della notte non si danno per vinti e sono pronti ad aprire nella speranza che tra settembre e ottobre si possa tornare alla normalità nei circa 20 locali della provincia, 3 mila addetti.
Apindustria Jesolo, con il presidente Roberto Dal Cin, ha teso una mano alla categoria. «Tra la moltitudine di settori e operatori che oggi stanno soffrendo troviamo il mondo del divertimento notturno» dice «Quello che era un fiore all’occhiello delle nostre località turistiche, attrattiva per raggiungere e passare una serata in compagnia, è completamente azzerata. Ogni weekend raggiungevano le spiagge 20/30 mila giovani che mettevano in moto l’economia anche nei locali della passeggiata più lunga d’Europa. Questo settore dava lavoro ad almeno 3000 persone con un fatturato di 50 milioni. Siamo consapevoli che il mondo è cambiato, ma non possiamo abbandonare il settore e i suoi operatori senza risposte e con molte incertezze. Possiamo pensare a ridurre le entrate, controllare, dare la possibilità anche temporaneamente delle licenze per somministrazione bevande e cibo. Gli ampi parcheggi potrebbero divenire Drive-in in modo da far ripartire il modo del cinema. I giovani» conclude «chiedono di poter tornare a socializzare con le dovute precauzioni per poter costruire la nuova società, tornare a quei rapporti che ci hanno permesso di crescere e portare benessere».
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