Infiltrazioni a scuola palestra chiusa a Marcon

Il sindaco Follini: «Non possiamo spendere per rispettare il Patto di stabilità Porteremo bambini e genitori dal prefetto per denunciare il problema»

MARCON. Gocce d’acqua che cadono dal soffitto: la dirigente fa uscire gli alunni dall’aula e li porta a fare lezione in biblioteca. È successo giovedì in una classe della scuola elementare don Milani di via Marmolada. Stesso giorno: in palestra erano visibili delle infiltrazioni. Chiusi i locali e anche gli annessi bagni. I servizi vicini all’aula in cui si sono verificate le infiltrazioni invece, sono stati chiusi proprio per eseguire lavori di manutenzione finalizzati all’impermeabilizzazione.

«Sapevamo che il tetto aveva bisogno di manutenzione e pure la palestra» spiega il sindaco Andrea Follini «Lunedì ci sarà un ulteriore sopralluogo per capire quali interventi eseguire. La palestra sarà inagibile per qualche giorno. Oggi (ieri ndr) la dirigenza scolastica aveva fatto chiudere altri bagni. Ho chiesto di riaprirli perché non presentano problemi, mentre per quel che riguarda i bagni dove sono stati fatti i lavori a fine ottobre, saranno aperti non appena ci sarà la certificazione di sicurezza chiesta dalla dirigente».

«Gli interventi manutentivi sono soggetti al rispetto del Patto di stabilità» ricorda Follini «se siamo in queste condizioni è perché non possiamo spendere i soldi. Tutti sono capaci di gridare allo scandalo se non vengono fatti i lavori, ma noi siamo con le mani legate. Voglio chiedere seriamente ai genitori di portare i loro bambini a fare lezione con le insegnanti dal prefetto, il massimo esponente in loco del governo. Organizziamo un pullman e andiamo tutti insieme per segnalare la situazione ormai insostenibile».

Non mancano le polemiche. «Questi problemi non ci sono da oggi» attacca il consigliere di Noi Marcon Federico Moretto «vanno avanti da anni: aule che mancano, infiltrazioni, biblioteca che non c’è più. Si tratta di una situazione insopportabile, le stesse maestre non san più cosa fare, siamo a uno stato di degrado puro. C’è un Piruea, quello di piazza Municipio, che prevede la realizzazione di una scuola a fronte di residenza, finché questi interventi non partono, rimarremo al palo. Stessa cosa con la strada di collegamento tra via dello Sport e via Molino, se demandi le opere sempre ai privati, devi attendere le loro tempistiche, e gli investitori di questi tempi non sono messi bene: certe opere devono essere fatte direttamente dal comune. Quella del patto è una scusa, i soldi se si vuole ci sono e si spendono, ma ciò va fatto puntando sulle opere che vanno a migliorare il paese». Il consigliere Francesco Tarricone e i grillini Francesca Gottardi e Fabio Caburlotto hanno inviato un’interrogazione. Marta Artico

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