In bici da Scorzè a Roma per festeggiare la maturità

A.rag.

la storia

C’è chi sceglie qualche isola greca o spagnola per festeggiare la maturità. Tre ragazzi di Scorzè hanno deciso di andare a Roma. In bicicletta. E lo hanno fatto in cinque giorni, dal 28 giugno al 2 luglio, macinando oltre 600 chilometri con quasi 7 mila metri di dislivello. Sono Giovanni Scattolin, Riccardo Pasqualato ed Enrico Mognato, diplomatosi con lode. I tre sono amici ed erano compagni di classe al Majorana Corner di Mirano, anche se ora l’università li dividerà almeno nei percorsi di studio. Giovanni studierà Ingegneria biomedica, Riccardo Ingegneria dell’energia ed Enrico Architettura.

Da lunedì a venerdì sono stati in sella oltre 26 ore complessive con cinque tappe: Bologna, Firenze, Siena, Orvieto e Roma. A seguirli in auto Amos Scattolin, papà di Giovanni, che ha curato pure il rientro. «Purtroppo negli ultimi mesi abbiamo dovuto studiare molto da casa», raccontano, «ma anche rinunciare a frequentarci di persona. Così abbiamo deciso di fare questo giro in bici sino a Roma. Lo scorso anno avremmo dovuto fare la gita di classe, ma con il Covid-19 è saltata. Così abbiamo scelto di sfruttare il buono a disposizione per prenotare i bed & breakfast e raggiungere la capitale».

Nel corso del viaggio hanno macinato attorno ai 120 chilometri di media al giorno. «Sino a Bologna il percorso era pianeggiante e siamo andati bene», continuano, «Poi abbiamo dovuto affrontare gli Appennini ed è stata più dura». Si definiscono dei “cicloturisti culinari” perché oltre alla passione per la bici, nata proprio durante la pandemia, lungo la discesa verso Roma non hanno rinunciato ai piaceri della tavola. «La sera ci trattavamo bene», concludono, «e ne abbiamo approfittato. Il prossimo obiettivo in bici? Scendere più giù di Roma». Il terzetto è stato ricevuto dalla sindaca Marcon che ha donato loro il libro di Antonio Stangherlin “Scorzè e le sue frazioni”, oltre al gagliardetto del Comune. —



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