Gamberi killer nel Basso Piave

MUSILE. Gamberi killer nei canali del Basso Piave. L'ultima segnalazione è stata a Millepertiche, ma i gamberi rossi della Louisiana, come sono conosciuti, si trovano ormai dappertutto nei corsi d'acq...

MUSILE. Gamberi killer nei canali del Basso Piave. L'ultima segnalazione è stata a Millepertiche, ma i gamberi rossi della Louisiana, come sono conosciuti, si trovano ormai dappertutto nei corsi d'acqua del territorio tra mare e laguna. Un pescatore di Musile ne ha pescati a chili nei giorni scorsi lungo il canale nella frazione di Millepertiche. Il vice sindaco Vittorino Maschietto ha avviato delle verifiche per cercare di comprendere la dimensione del fenomeno che appare dilagante.

La diffusione dei gambero killer è storia recente. «Viene chiamato così», spiega il naturalista Michele Zanetti, presidente dell’associazione naturalistica sandonatese, «perché mangia tutto quanto trova attorno, distruggendo altre specie originarie di queste zone. È molto prolifico, quindi non è facile ridimensionarne la quantità, neppure a fini commestibili. È vero, infatti, che è commestibile, ma accumula molto metallo e quindi non è salutare mangiarlo. Così nessuno se ne interessa particolarmente. Questa specie è stata introdotta dall'uomo alcuni anni fa e si è diffusa velocemente in tutta l'Italia centro settentrionale. Come le nutrie, altro animale introdotto in Europa, ha trovato un habitat favorevole e così si è moltiplicato a dismisura creando un forte disequilibrio a livello ambientale. Senza contare, che il gambero della Louisiana scava persino le rive dei canali e corsi d'acqua in cui vive, contribuendo a creare dei cedimenti».

Lo stesso fanno soprattutto le nutrie, ovviamente in misura maggiore, che scavano delle buche sugli argini, formando le loro tane e causando pericolosi crolli cui è difficile far fronte se non investendo ingenti risorse. (g.ca.)

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