Frode fiscale, ecco lo yacht sequestrato all'imprenditore trevigiano Paolo Fassa
Un giro di false fatturazioni, finti noleggi e prestazioni pubblicitarie che circuitavano in una giostra di conti correnti trasferendo capitali dalla Fassa Bortolo. Soldi, tanti soldi, si stima indicativamente 30 milioni di euro usati per l'acquisto e il mantenimento di un mega yatch battente bandiera britannica e ormeggiato nel porto di Genova al fianco dei colossi appartenenti ad altri miliardari italiani e stranieri. L'inchiesta condotta dalla procura di Milano (coordinata dai pubblici ministeri Ernesto Giordano Baggio e Paolo Storari) con i finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Milano ha indagato Paolo Fassa, patron delle storica e ormai globale azienda di lavorazione dei calcestruzzi, e la figlia Manuela, chiamata in causa in quanto dirigente dell'azienda e - stando alle indagini - partecipe attiva del giro di fatture.
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