Caposile, blitz al «rave»: gli agenti trovano per terra un tappeto di droga

CAPOSILE. Sei dipendenti non in regola con il contratto di lavoro sono stati accertati dai carabinieri al locale «My friend club» di Caposile, gestito da un'associazione, la cui attività è stata sospesa. Il locale è meta di giovani che arrivano dopo la nottata trascorsa nei locali Jesolani. Una piccola task force, formata da carabinieri di San Donà di Piave anche in abiti civili, polizia Locale di Musile di Piave, unità cinofila antidroga, Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Venezia e Dipartimento «Medicina di Prevenzione» dell'Ulss 10, è entrata in azione alle 6.30 del mattino, trovandosi di fronte a oltre 300 ragazzi che stavano ballando.
Accortisi degli investigatori, sono state gettate a terra quantità delle più svariate droghe: 20 grammi di marijuana, 9 grammi di hashish, 25 grammi di cocaina, 17 grammi di eroina, 87 dosi di ketamina e 66 pastiglie di ecstasy. Una decina di giovani sono stati bloccati, trovando loro addosso della droga e per questo sono stati segnalati alla prefettura. È in corso di quantificazione delle sanzioni amministrative, e le denunce di natura penale nei confronti del presidente dell'associazione, il quale, da una prima analisi, avrebbe organizzato l'evento musicale in assenza di comunicazione al comune di Musile, omettendo la comunicazione per la somministrazione di bevande e organizzato il tutto senza richiedere la preventiva verifica sulla sicurezza del sito, in relazione alle vie di fuga da adottare per lo sgombero delle persone in caso di incendio.
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