Barche con motori ecologici La burocrazia non aiuta

Il traffico nei canali veneziani dipende dalla quantità di imbarcazioni, ma la qualità non è un tema meno importante. Se le barche fosse obbligatoriamente green l’inquinamento calerebbe. Attualmente le regole per la sicurezza, della Capitaneria, impongono che le barche che trasportano passeggeri debbano avere motori a scoppio o a Diesel. Una regola che, in un periodo in cui l’ambiente è tra i primi punti delle agende politiche, necessita di un aggiornamento. La norma è scritta del DPR (Decreto Presidente della Repubblica) 435/91, nell’articolo 81. Di recente Soldà, presidente del Consorzio Venezia Taxi, aveva detto che i tassisti chiedono di poter utilizzare motori green, ma che a Roma tutto è fermo. Alla domanda su che fine abbia fatto la discussione su quella norma, il settore Guardia Costiera del ministero dei Trasporti ha risposto che «il gruppo di lavoro istituito al fine della predisposizione delle norme ad hoc da integrare nel DPR 435/91 per le unità della laguna veneta ha concluso, per la parte squisitamente tecnica, i suoi lavori. All’attualità è in corso di definizione l’iter legislativo previsto. Il decreto, così come licenziato dal gruppo di lavoro, prevederà la modifica dell’articolo 81 dell’attuale DPR 435/91 con l’introduzione per le navi lagunari della possibilità di impiego di combustibili allo stato gassoso a temperatura ambiente e pressione atmosferica». Possibilità, non obbligo. L’idea delle imbarcazioni elettriche è stata anche ribadita più volte dall’amministrazione comunale, in particolare in occasione del Salone Nautico. Il sindaco Luigi Brugnaro ha parlato di una scelta irreversibile, ma soprattutto di un vantaggio per tutti che però deve essere guidato, magari introducendo delle agevolazioni. In effetti attualmente chi volesse andare verso la novità e provare a mettere un motore green, per esempio uno elettrico, non trova offerte, promozioni o incentivi per farlo. Questo rischia di bloccare anche chi volesse a proprie spese investire per non inquinare. Di sicuro appena il decreto verrà approvato ci sarà un cambio di rotta. Tuttavia l’orientamento ormai sembra essere quello di barche elettriche, ma quando? Il Canal Grande ormai è un’autostrada e i fumi dei vaporetti neri. Per dare una svolta serve un cambio culturale, incentivi per passare a un altro tipo di motore e anche luoghi dove caricare le barche elettriche. —

V.M.





Riproduzione riservata © La Nuova Venezia