Bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio: nei guai l'ex carabiniere Claudio Casella

CAORLE. Imprenditore nei guai per bancarotta fraudolenta e auto riciclaggio. È arrivata stamani, martedì 16 marzo, la conferma.
Si tratta di Claudio Casella, l'ex carabiniere attivo nel settore dell'edilizia, di cui molto si discute per i presunti legami con il mondo della criminalità organizzata.
La Procura di Pordenone gli ha notificato, dopo le indagini della Tenenza della Guardia di Finanza di Caorle, l'avviso di conclusione indagini in merito a una faccenda di qualche tempo fa, il fallimento di una delle sue aziende attive sul litorale. Le fiamme gialle hanno appurato alcune anomalie, in particolare la sottrazione di beni per 186mila euro.
L'azienda non andava male e non pativa la crisi del settore edile, qualcuno però ha distratto i fondi e i ricavi provenienti da alcuni appartamenti sono finiti in un conto corrente privato. Il curatore fallimentare poi ha ricevuto le scritture contabili dopo un anno, rendendo difficile la ricostruzione di vari passaggi.
Ma prima ancora del curatore la Guardia di Finanza di Caorle era riuscita a carpire questi passaggi.
Erano state concluse diverse operazioni di prelievo dalle casse aziendali – tra emissione di assegni, prelievi di cassa, bonifici bancari– per un importo complessivo di 186.000, che avevano comportato, di fatto, la distrazione di somme di denaro che avrebbero dovuto essere destinate a soddisfare i creditori.
Nelle ipotesi di autoriciclaggio c'è anche la vendita di una grossa Audi a un prezzo irrisorio. Intestata a una ditta fallita la macchina era stata venduta dopo un incidente a un'altra azienda collegata a Claudio Casella.
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